histats.com
domenica, Aprile 28, 2024
HomeIn evidenzaInfermieri, Oss e Professioni Sanitarie sul piede di guerra. USB: "basta stipendi...

Infermieri, Oss e Professioni Sanitarie sul piede di guerra. USB: “basta stipendi da fame”.

Pubblicità

Infermieri, Ostetriche, Oss, Amministrativi e Professioni Sanitarie sul piede di guerra. Sindacato USB: “basta stipendi da fame”.

I criminali ed ingiustificati aumenti delle bollette energetiche e dei carburanti sono iniziati ben prima della crisi ucraina e sono dovuti a pesanti manovre speculative che hanno aumentato a dismisura i ricavi delle società che commercializzano il gas e, di contro, hanno innescata una spirale inflazionistica a partire dai beni di prima necessità.

Ne stanno facendo le spese le lavoratrici e i lavoratori che vedono devastato il potere di acquisto degli stipendi, mentre aumenta in maniera esponenziale il numero delle famiglie che non riescono a pagare le bollette. Una situazione insostenibile della quale USB ha evidenziato la gravità e le ricadute sociali, avviando una campagna di sensibilizzazione e denuncia, partendo dalle iniziative messe in campo il 3 ed il 12 di ottobre contro il carovita e il caro bollette.

Il 26 di ottobre saranno i lavoratori pubblici ad essere protagonisti della giornata nazionale di mobilitazione indetta da USB Pubblico Impiego.

Il contratto di lavoro della Sanità, pur essendo stato appena rinnovato a differenza di altri comparti che ancora sono in attesa di rinnovo, è già scaduto da 10 mesi. Gli incrementi stipendiali, nonostante gli stanziamenti del governo Conte con la Finanziaria 2021 – infermieri, oss e tecnici sanitari hanno beneficiato del “tesoretto” portato dall’ormai dimenticato ruolo di “eroi” svolto durante la pandemia – si rivela anche per queste figure del tutto insufficiente a bilanciare il carovita e l’impennata delle bollette.

Figuriamoci in che situazione può trovarsi il resto del personale, amministrativo e tecnico di supporto, al quale il ruolo svolto durante la pandemia non ha portato alcunché e per il quale l’aumento si aggira sui 50 euro medi lordi.

Se a questo aggiungiamo la gravissima carenza di personale, le drammatiche condizioni di lavoro e la mancanza di sicurezza il quadro è completo e impone uno sforzo di adesione alle iniziative, che si terranno su tutto il territorio nazionale mercoledì 26 ottobre, a supporto del Pubblico Impiego ed a quelle che USB Sanità proporrà come settore davanti a ospedali e distretti sanitari per rivendicare:

L’immediato rinnovo del contratto;
Aumenti di stipendio legati all’inflazione reale e non a quella depurata dai costi energetici;
Quattordicesima mensilità;
Raddoppio delle indennità;
Rimborso spese e buono pasto per lo smart working;
Buono pasto e servizio mensa garantito a tutto il personale in servizio.
Invitiamo alla massima partecipazione e a contattare i delegati aziendali e le sedi territoriali di USB per conoscere le modalità di attuazione delle varie iniziative.

Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego – Sanità

RELATED ARTICLES

Novità

© 2023-2024 Tutti i diritti sono riservati ad AUSER APS - San Marco in Lamis - Tra sanità, servizi socio sanitari e recupero della memoria - D'intesa con AssoCareINFormazione.it.

© 2023-2024 ACN | Assocarenews.it

Quotidiano Sanitario Nazionale – In attesa di registrazione al Tribunale di Foggia.

Direttore: Angelo “Riky” Del Vecchio – Vice-Direttore: Marco Tapinassi

Incaricati di Redazione: Andrea Ruscitto, Lorisa Katra, Luigi Ciavarella, Antonio Del Vecchio, Francesca Ricci, Arturo AI.

Per contatti: WhatsApp > 3474376756Scrivici

Per contatti: Cell. > 3489869425PEC

Redazione Centrale: AUSER APS - Via Amendola n. 77 - San Marco in Lamis (FG) – Codice Fiscale: 91022150394