La situazione degli infermieri italiani è al collasso, con quasi la metà degli operatori prossima al “burnout”.
Nonostante il ruolo cruciale svolto durante la pandemia, il personale sanitario affronta una realtà fatta di turni massacranti, retribuzioni insufficienti e un’insoddisfazione lavorativa diffusa.
Lo Studio BENE e i Dati Preoccupanti.
Lo studio BENE (BEnessere degli Infermieri e staffiNg sicuro negli ospEdali), condotto dall’Università di Genova con il supporto della Federazione nazionale degli infermieri, ha analizzato la condizione di oltre 165.000 infermieri in 38 ospedali italiani tra giugno 2022 e luglio 2023. I risultati sono allarmanti: il 46.4% degli infe10rmieri ha subito un elevato stress dovuto all’esposizione a pazienti Covid-19, mentre il 38.3% è insoddisfatto principalmente a causa delle retribuzioni basse (77.9%) e della mancanza di opportunità di avanzamento (65.2%).
Carenza di Personale e Conseguenze sui Pazienti.
La carenza di personale è un problema critico, con il 59% degli intervistati che segnala cure mancate a causa di questa situazione. La sicurezza del paziente è compromessa, e solo il 3.2% percepisce come “eccellente” la sicurezza in ospedale. Gli infermieri assistono mediamente 8.1 pazienti, superando lo standard di 6 pazienti indicato come ottimale.
Le Cause e le Soluzioni.
Le cause del burnout includono la mancanza di personale e le scarse retribuzioni. Gli infermieri chiedono un aumento dei livelli di organico, la possibilità di lavorare al massimo delle loro competenze professionali e un miglioramento della comunicazione del team. La mobilitazione del paziente, lo sviluppo dei piani assistenziali e altre attività cruciali risultano tra le “cure mancate”.
Appello e Consapevolezza.
La coordinatrice dello studio BENE, Annamaria Bagnasco, sottolinea la sovrapposizione marcata dei dati sulla carenza di personale, ambiente di lavoro e cure mancate. Nonostante le integrazioni di personale dovute alla pandemia, la situazione non è migliorata. La sicurezza del paziente è legata alla stabilità degli staff, e il 98% degli infermieri vuole lavorare al massimo delle proprie competenze.
Conclusioni.
La crisi degli infermieri italiani richiede urgenti interventi per migliorare le condizioni lavorative, aumentare il personale e garantire retribuzioni adeguate. La sicurezza del paziente è in pericolo, e la consapevolezza di queste sfide deve tradursi in azioni concrete per il benessere del personale sanitario e la qualità dell’assistenza.
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