Riceviamo e pubblichiamo una nota del Collettivo Infermieri Autonomo: “Al Policlinico di Foggia, infermieri sempre più poveri”.
Il Riuniti non si adegua alle altre Asi di Foggia, minima è la crescita del salario. La contrattazione integrativa è stata negli anni peggiorativa rispetto al contratto collettivo nazionale di lavoro. E’ quanto spiega in una nota il Collettivo Infermieri Autonomo (CIA).
Gli infermieri del Riuniti di Foggia hanno perso milioni di euro nell’arco di 20 anni. A stabilirlo sono le condizioni economiche maturate lentamente e senza progressione di fascia. A parità di stipendio, un infermiere del Riuniti nel corso degli anni è diventato più povero rispetto a chi lavora nelle altre Asi di Foggia.
Questo è un dramma. Sia perché l’incentivazione non c’è stata, sia perché le risorse spese non sono state a favore dell’infermiere. Il Collettivo Infermieri Autonomo non ha dubbi: molti infermieri a tempo indeterminato sono in procinto di andare via. Chi ha fatto domanda all’ASL di Foggia guadagna una chance oltre che una maturazione nel tempo di uno stipendio più cospicuo (progressioni economiche orizzontali, produttività, trattamento di fine servizio, pensione ecc…).
Non si può rimanere in silenzio: mancano crescita del salario e riduzione del cuneo fiscale. Il governo in questi giorni sta emanando provvedimenti. Al vaglio è la firma del CCNL Sanità. Cosa ci aspetta lo sapremo presto, (incremento fondo premialità e fasce, fondo incarichi, progressioni economiche e indennità professionali). Ma possiamo stabilire solo che la priorità per una contrattazione decentrata ha fatto fiasco. Ribadiamo il concetto del Fondo Unico Infermieri per le PEO, che sia la nostra “assicurazione”. Che nessuno più attinga dal fondo. Bisogna garantire lo “scatto di anzianità” così come da CCNL.
Il Collettivo Infermieri Autonomo reclama: “Possiamo dedurre, ma non riusciamo a comprendere perché le altre aziende sanitarie provinciali siano state in grado di assicurare i fondi delle progressioni ogni 4 anni per 20 anni, e il Riuniti di Foggia dopo 12 anni non è ancora in grado di stilare la lista dei candidati idonei al primo scaglione e la domanda per quelli del secondo scaglione per le PEO (progressione economica orizzontale)”. Che i soldi stanziati vadano aumentati anche per il secondo scaglione e non diminuiti (per aumentare la percentuale dei beneficiari persa nei 12 anni di attesa), così come sembra già da colloqui con le Rappresentanze sindacali, penalizzando gran parte degli infermiere e dipendenti ospedalieri.