Infermieri: dal 1 gennaio 2024 partono le prime penalizzazioni per chi non è in regola con l’obbligo formativo ECM.
A partire dal 1° gennaio 2024, gli infermieri si troveranno di fronte a significative restrizioni nelle opportunità di carriera nel caso in cui non rispettino l’obbligo formativo stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) del 2 novembre 2022. L’articolo 67, comma 4, di tale accordo specifica che coloro che trascurano la formazione continua e non accumulano i crediti richiesti nel triennio non potranno partecipare a selezioni interne, progressioni economiche o avanzamenti di carriera.
Il Ccnl del 2 novembre 2022 precisa che i dipendenti che, senza giustificato motivo, ignorano l’obbligo formativo e non acquisiscono i crediti necessari nel triennio successivo non saranno idonei per partecipare a selezioni interne di alcun genere. Questa misura mira a promuovere la formazione continua e a garantire che gli infermieri mantengano un elevato standard professionale.
A partire dal 1° gennaio 2024, chi non avrà acquisito almeno 150 crediti formativi sarà soggetto a penalizzazioni definite dalle singole aziende, in base ai regolamenti sui criteri di conferimento. Tali regolamenti saranno concordati con le Organizzazioni sindacali per assicurare una gestione equa delle misure punitive.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato in diverse interviste che la mancata copertura assicurativa sarà un ulteriore rischio per i professionisti sanitari non conformi con almeno il 70% del fabbisogno formativo previsto. In caso di mancata conformità, l’Ordine professionale potrebbe comminare sanzioni, generando ulteriori conseguenze per chi trascura gli obblighi formativi.
È importante notare che il termine ultimo per completare l’obbligo formativo triennale relativo al periodo 2020-2022 è fissato al 31 dicembre 2023. Gli infermieri sono quindi incoraggiati a prendere tempestivamente le misure necessarie per adempiere a questi requisiti e evitare possibili penalizzazioni future.
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