Il tempo come risorsa. Riuscito Convegno dell’OPI di Salerno con partecipazione massiccia di Infermieri e Professioni Sanitarie.
Grande successo, in termini di presenze e di apprezzamento, per il convegno Ecm organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Salerno, lunedì 24 ottobre, all’Hotel San Luca di Battipaglia, dal titolo: “Sul tempo”.
Esperti provenienti da tutt’Italia, coinvolti e stimolati dal presidente OPI Salerno, Cosimo Cicia, si sono confrontati con circa 150 professionisti sanitari e alti rappresentanti delle istituzioni territoriali sui temi relativi alla concezione del tempo nella nostra società e in ambito professionale, partendo dall’articolo 4 del nuovo Codice Deontologico degli infermieri che recita: “Il tempo di relazione è tempo di cura”.
Dopo l’introduzione ai lavori a cura del presidente Cosimo Cicia, la relazione d’apertura di Edoardo Manzoni, professore di Storia e Filosofia dell’Assistenza infermieristica all’Università di Milano, ha fatto chiarezza sulla differenza tra “Kronos e Kairos”: termini greci che identificano, da un lato, il tempo oggettivo e inflessibile; dall’altro, quello personale e piacevole.
A seguire, il giornalista Silvestro Giannantonio, responsabile della Comunicazione della Federazione Nazionale FNOPI, che ha ragionato su come è cambiato, negli anni, l’immaginario collettivo delle professioni infermieristiche. Poche, infatti, quelle che, come queste hanno registrato, in pochi decenni, un cambiamento così radicale nel percorso formativo, nell’inquadramento contrattuale, nelle prospettive di carriera e di specializzazione. Una carrellata di immagini e filmati che è culminata nella proiezione del documentario “Ovunque per il bene di tutti”, disponibile in esclusiva dal 15 ottobre scorso su Raiplay e incentrato sulle sfide dell’infermieristica di prossimità.
L’infermiere forense Luigi Pais dei Mori ha dissertato su: “Skill mix, appropriatezza e responsabilità”. Filoni di letteratura a livello mondiale, infatti, hanno studiato i limiti delle organizzazioni, al fine di erogare assistenza infermieristica sicura e di qualità. “È necessario che anche gli infermieri clinici vengano coinvolti, affinché la costruzione ed il mantenimento di organizzazioni sicure, rimanga un obiettivo chiaro e condiviso tra tutti i componenti dell’equipe”, ha dichiarato. La relazione di chiusura è stata affidata all’esperto di Bioetica, Pio Lattarulo, con la lezione intitolata: “In un tempo sospeso”, sospeso tra quello passato, inteso come ricordo, e quello futuro, inteso come progetto, aspettativa, desiderio.
Non sono mancati i saluti istituzionali. La neo direttrice del DEA di I livello di Eboli-Battipaglia-Roccaspide, Nicoletta Voza, è pienamente entrata in argomento, collegando i temi della giornata formativa al valore del tempo per chi si occupa di organizzazione aziendale in sanità: i tempi di attesa per le prestazioni da erogare, per esempio, o la qualità del tempo speso in ambito lavorativo dai professionisti sanitari e dai pazienti loro assistiti.
Il sindaco di Eboli, Mario Conte, a un anno dalla sua elezione, ne ha approfittato per fare il punto sulla situazione dell’assistenza sociosanitaria nella popolosa e complessa area a sud del capoluogo di provincia: “I servizi più innovativi e strategici non possono fermarsi a Salerno, e la professione infermieristica può essere la chiave per valorizzare l’intero territorio provinciale, dove la domanda di salute è sempre crescente, insieme all’età media della popolazione”.
