Continua l’emergenza nella Sanità Trentina: Cesare Hoffer (segretario di Nursing) Up lancia appello per interventi urgenti.
TRENTO. Cesare Hoffer, coordinatore di Nursing up Trento, e Giuseppe Varagone, Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino, esprimono forte preoccupazione per la situazione critica della sanità nella provincia. In una dichiarazione congiunta, i sindacalisti evidenziano la mancanza di tempestività e azioni concrete da parte della Giunta provinciale, che ha portato a liti interne e, di conseguenza, a ritardi nell’attivazione dell’iter per il rinnovo contrattuale del comparto sanità per il periodo 2022/2024.
I sindacati, che hanno già sottoscritto due importanti protocolli con la Giunta nel dicembre 2022 e luglio 2023, esprimono la necessità urgente di onorare e rispettare tali accordi. Riconoscono l’importanza di garantire il giusto riconoscimento giuridico-economico al personale sanitario, compresi infermieri, professionisti sanitari e Operatori Socio Sanitari (OSS).
In particolare, i sindacati chiedono l’adozione immediata di una variazione di bilancio per mettere a disposizione delle risorse per la contrattazione, come previsto dai protocolli d’intesa. Richiedono anche un aumento mirato delle risorse per riconoscere adeguatamente competenza, disagio ed impegno del personale.
Le dichiarazioni del Presidente Fugatti, che si è dichiarato contrario a discostarsi dagli aumenti derivanti dalla contrattazione nazionale, sollevano interrogativi sui benefici effettivi dell’autonomia contrattuale provinciale.
I sindacati chiedono con forza di essere convocati per discutere e attuare quanto previsto dai protocolli. Rivendicano l’aumento dello stipendio di base, dello stipendio accessorio e delle fasce, oltre all’attivazione immediata di un tavolo per la revisione dell’ordinamento professionale.
Un altro punto cruciale sollevato dai sindacati riguarda la conciliazione tra lavoro e famiglia. Richiedono una revisione e potenziamento dei contratti a tempo parziale, affrontando così le difficoltà che molti professionisti sanitari affrontano nel gestire la vita familiare.
I sindacati sottolineano l’urgenza di riconoscere economicamente e giuridicamente la responsabilità e l’evoluzione delle competenze dei professionisti sanitari e del personale di supporto. Concludono ribadendo la necessità di attivare iniziative simili a quelle adottate in altre province, come l’incentivazione economica e il sostegno agli studenti delle professioni sanitarie.
Infine, rivolgono un appello all’Assessore alla salute Tonina e minacciano di intraprendere dure iniziative di protesta se non saranno ottenute risposte concrete. La mobilitazione proclamata in autunno è ancora in corso, e i sindacati rimangono pronti a difendere i diritti dei lavoratori e garantire un sistema sanitario efficiente per i cittadini.
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