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Edoardo, Infermiere: Un viaggio di 17 anni ma alla fine torno al Sud.

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Edoardo, Infermiere, ci racconta la sua esperienza. Dopo 17 anni finalmente riesco a tornare nel mio amato Sud.

Edoardo è un infermiere casertano che ha vissuto 17 anni al nord per studiare e trovare lavoro. Con questa lettera ci racconta il suo viaggio, durato oltre tre lustri.

“Cari AssoCareNews.it,

vi scrivo come promesso rispetto al mio “viaggio”. Un viaggio durato 17 anni che mi ha portato lontano da casa, anche oltre mare.

E’ iniziato a fine 2003, ovvero quando lasciai la mia famiglia, la mia casa ed il mio cane per andare a studiare a Milano.

Nella “città della nebbia”, un giovane ragazzotto del casertano iniziava il corso di studi per diventare infermiere. Cosa che feci anche se con un anno di ritardo. Del resto la casa a Milano costava molto, come la vita in generale. O almeno un pò troppo per chi veniva sostenuto da una famiglia che allevava maiali e polli.

Così mentre studiavo lavoravo in pizzeria e questo mi ha fatto ritardare gli studi.

Iniziai a lavorare nel brianzolo, in una RSA per ricchi. Io ci arrivavo con una combinazione di treno e bus e fuori erano parcheggiate sempre audi o mercedes dei figli degli ospiti.

Nel 2011 mi licenziai e iniziai la libera professione ma il mercato per uno trapiantato non era facilissimo. Quindi nel 2012 andai a lavorare in un’altra pizzeria, come aiuto cuoco, e nel 2013 partii per l’inghilterra perchè volevo fare l’infermiere non un altro lavoro.

Arrivai a Manchester a fine 2011 e ci sono stato fino a inizio 2013. Era bellissimo laggiù ma nessun posto è come casa.

Cercai quindi di tornare facendo i pochissimi concorsi che c’erano.

Nel 2013 come ho detto sono tornato e ho lavorato in RSA ma con partita iva a Torino. Il posto l’avevo preso grazie ad un collega di manchester che era arrivato lasciando quello in patria.

Nel frattempo avevo preso qualsiasi tipo di mezzo per tornare a casa. Erano già dieci anni e tra aereo, treno, bus, passaggi da conoscenti e perfino un’auto a noleggio (dovetti partire di notte), avevo collezionato più biglietti che sogni.

Infatti di sogno ne avevo solo uno: tornare a casa ma da lavoratore, non da disoccupato. E il mio lavoro era l’infermiere.

Nel 2015 conobbi Vanessa, OSS di vicino Avellino e nel 2018 ci siamo sposati ed il 12 Marzo 2019 è nata Lucia, la nostra prima figlia.

La vita a Torino andava bene ma farsi 900 km per far vedere la nipotina a entrambe le coppie di genitori iniziava a essere troppo anche per un giramondo come me.

Così mi sono messo a fare concorsi e cercare cambi o mobilità. Anche scendere a Roma era già un successo, peccato che sono bocciato allo scritto.

Finalmente, a inizio Ottobre ho trovato il cambio per Napoli, insperato e introvabile.

E dal 16 gennaio inizieremo la nostra nuova vita, finalmente vicino casa.

Ci ho messo 17 anni e voglio dire una cosa ai giovani colleghi lontani da casa: non disperate, fare esperienza e tornare a casa per curare al meglio la vostra gente.

Firmato: Edoardo, uno che ce l’ha fatta”.

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