A Ferrara, Marika Colombi, responsabile del Dipartimento assistenziale tecnico-riabilitativo della prevenzione e sociale, ha presieduto un convegno commemorativo che celebra il secondo anniversario dell’avvio del progetto dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (Ifec).
Durante l’evento, sono state esplorate le nuove sfide affrontate dal team e progettate le future direzioni del programma.
Il Progetto Ifec: Un Modello di Assistenza Integrata.
Il progetto Ifec è stato descritto da Colombi come “caratterizzato da un modello di riferimento che è quello dell’assistenza infermieristica e di comunità sui territori in integrazione con l’ospedale, con i servizi e con tutti gli interlocutori del territorio”. Questo modello si distingue per la sua flessibilità, adattandosi ai bisogni della popolazione e contestualizzandosi di conseguenza.
Numeri e Prestazioni del Progetto.
Colombi ha fornito dati significativi sulle dimensioni del progetto, con circa 5500 pazienti in carico e quasi 250.000 prestazioni svolte su tutta la provincia di Ferrara attraverso i tre distretti coinvolti. Ha sottolineato che il progetto si integra con le attività già esistenti, come l’assistenza domiciliare, pur mantenendo una sua identità organizzativa.
Sfide e Successi: Riflessioni sulla Giornata Commemorativa.
Il convegno ha fornito l’opportunità di esaminare criticamente le aree di sviluppo del progetto e di delineare prospettive future. Colombi ha sottolineato che il cambiamento richiede azione, e il progetto Ifec ha dimostrato il proprio impegno nel supportare la popolazione attraverso un approccio innovativo e integrato.
Fare per Cambiare.
La giornata si è conclusa con un richiamo al concetto che per sostenere il cambiamento è necessario agire. Colombi ha enfatizzato l’importanza di tradurre gli intenti in azioni concrete, ribadendo che il “fare” è il vero catalizzatore per il cambiamento.
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