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Contenziosi: Infermieri con meno del 70% dei crediti ECM rischiano di risarcire.

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Novità sui contenziosi in sanità: Infermieri e Infermieri Pediatrici con meno del 70% dei crediti ECM rischiano risarcimenti.

Con l’entrata in vigore dell’articolo 38-bis del decreto 152 del 2021, attuativo della Legge 24/17 conosciuta come legge Gelli, si pone una nuova sfida per il personale sanitario in Italia. Questa normativa stabilisce che, a partire dal triennio formativo 2023-2025, l’efficacia delle polizze assicurative per la responsabilità civile verso terzi e per la responsabilità civile verso prestatori d’opera è condizionata all’assolvimento di almeno il 70% dell’obbligo formativo individuale nell’ultimo triennio utile in materia di formazione continua in medicina.

Implicazioni della nuova normativa

L’articolo 10 della legge Gelli stabilisce l’obbligo assicurativo per tutti gli esercenti la professione sanitaria che operano in strutture sanitarie e/o sociosanitarie, sia pubbliche che private, sia per coloro che operano privatamente al di fuori delle strutture che all’interno di esse in regime di libera professione.

Ciò significa che i professionisti sanitari che non raggiungono la percentuale del 70% dei crediti entro la fine del triennio, ovvero entro il 31 dicembre 2025, potrebbero trovarsi in una posizione molto precaria in caso di controversie legali. In caso di richiesta di risarcimento per danni, saranno costretti a far fronte a tali spese a proprie spese, senza il sostegno dell’assicurazione a coprire il contenzioso.

Reazioni del settore

Questa normativa ha sollevato preoccupazioni tra i professionisti sanitari e i sindacati, che evidenziano la necessità di garantire un adeguato supporto alla formazione continua per evitare che gli infermieri e gli altri professionisti sanitari siano esposti a rischi economici in caso di contenziosi.

Conclusione

La normativa sottolinea l’importanza della formazione continua per i professionisti sanitari e la responsabilità nella pratica clinica. Per evitare situazioni di precarietà e garantire la protezione dei professionisti sanitari in caso di controversie legali, è essenziale che gli infermieri e gli altri professionisti sanitari assicurino l’adempimento dell’obbligo formativo e mantengano aggiornate le loro competenze attraverso la partecipazione a corsi di formazione continua accreditati.

Inoltre, è fondamentale che le istituzioni e le organizzazioni sanitarie sostengano attivamente la formazione continua dei propri professionisti e garantiscano l’accesso a corsi di formazione di qualità, contribuendo così a migliorare la qualità e la sicurezza delle cure fornite ai pazienti e a ridurre i rischi legali per i professionisti sanitari.

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