Caro carburanti e beni prima necessità: Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie disperati. In Spagna chiesti aumenti salariali e in Italia?
Mentre in Italia i sindacati del comparto sanità pensano alle elezioni RSU, in Spagna i loro colleghi chiedono aumenti stipendiali immediati per far fronte agli aumenti sproporzionati (e ingiustificati) di carburanti e beni di prima necessità.
Già da alcune settimane ci stiamo occupando dell’argomento, ma notiamo il silenzio assoluto in merito da parte delle istituzioni e dei sindacati, quasi come se il problema non esistesse proprio. Il Governo è impegnato da una parte con la chiusura del Contratto del Comparto Sanità area pubblica, mentre i sindacati sono impelagati nelle elezioni per il rinnovo dei Responsabile Sindacali Unitari.
Tutto ciò a discapito di Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Oss e Professioni Sanitarie impegnati a far quadrare gli stipendi e ad arrivare a fine mese, senza creare grossi scossoni alle proprie casse e alle proprie famiglie.
E’ un momento assai difficile, dove i pendolari sono costretti ad esborsare anche 1/3 del loro stipendio solo per il caro carburanti, mentre il potere d’acquisto dei loro stipendi si è ridotto in un solo mese ai mini storici.
In Spagna, come riportano anche alcuni giornali nostri concorrenti, il Sindacato de Enfermerìa (ovvero il Satse) ha valutato attentamente i rincari e ha chiesto con crescente preoccupazione al Governo di analizzare l’attuale situazione stipendiale degli Infermieri (e di contro di tutto il personale sanitario e socio-sanitario non medico) chiedendo un aumento minimo degli stipendi del 6,5 %. Se sarà fatto non lo sappiamo, ma intanto i sindacati spagnoli iniziano a muoversi.
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