L’oblio oncologico diventato Legge: una vittoria per i pazienti guariti da tumore. Banche e finanziarie non possono più lucrare.
Il 5 dicembre 2023 è una data storica per i 3,6 milioni di persone in Italia che convivono con la guarigione da un tumore. Il Senato ha approvato, infatti, in quella data la Legge sull’oblio oncologico, un testo già approvato dalla Camera che tutela gli ex pazienti oncologici dalle discriminazioni legate alla malattia.
Ne hanno parlato questa sera a San Giovanni Rotondo l’On. Maria Elena Boschi di Italia Viva e la dott.ssa Tiziana Latiano, oncologa di Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale di Padre Pio, e membro del consiglio nazionale dell’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica. L’appuntamento è stato organizzato dal coordinamento cittadino del partito di Matteo Renzi. A fare da mattatore della serata il consigliere comunale di IV Giuseppe Miglionico. Presenti all’incontro anche il sindaco Michele Crisetti, il consigliere regionale pugliese e candidato alle Europee 2024 Massimiliano Stellato (Infermiere Militare) e il segretario provinciale dei renziani Dino Marino.
L’intervento di Latiano.
Finalmente, ha spiegato l’oncologa, le persone guarite da un tumore non saranno più obbligate a fornire informazioni né a subire indagini sulla loro pregressa neoplasia in diversi contesti:
- Richiesta di mutuo o prestito
- Stipula di un’assicurazione
- Partecipazione a concorsi pubblici o privati
- Domanda di adozione
Le precisazioni di Boschi.
La legge stabilisce quando un paziente è considerato guarito dal cancro:
- 10 anni dalla fine delle cure per la maggior parte dei casi
- 5 anni per i pazienti che si sono ammalati prima dei 21 anni
Nei prossimi mesi un decreto del Ministero della Salute definirà le forme di cancro per cui è previsto un intervallo di tempo più breve per la guarigione.
Perchè è necessario l’oblio oncologico?
L’oblio oncologico rappresenta un passo avanti fondamentale:
- Supera le discriminazioni che i pazienti guariti subivano
- Migliora la loro qualità di vita
- Favorisce il reinserimento sociale e lavorativo
La posizione dell’AIOM.
Francesco Perrone, Presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), nei giorni scorsi aveva ricordato che: “Il valore di questa legge va oltre quello puramente amministrativo. Permette ai pazienti di sentirsi realmente guariti e di superare la sensazione di essere ancora segnati dalla malattia. È un’ingiustizia che finalmente viene superata”.
La legge sull’oblio oncologico è un segno di civiltà e di attenzione verso i pazienti guariti da un tumore. Un importante cambiamento nella percezione della malattia oncologica, che riconosce il diritto alla rinascita e al pieno reinserimento nella vita sociale e lavorativa di chi ha sconfitto il cancro.
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