Una serata in famiglia ai mercatini di Natale rischiava di trasformarsi in tragedia per un automobilista di 48 anni ad Arezzo. Mentre era in coda nel traffico, l’uomo è stato colto da un improvviso arresto cardiaco, ma è stato fortunato ad avere tre angeli custodi inaspettati che gli hanno salvato la vita.
I tre giovani, due uomini e una donna a bordo dell’auto dietro, hanno prontamente riconosciuto la situazione critica. Scendendo dal loro veicolo, hanno fornito tempestivamente le prime cure. La loro pronta risposta è stata fondamentale: uno di loro ha chiamato immediatamente il 118, descrivendo la situazione e la posizione, mentre gli altri hanno effettuato le manovre rianimatorie cruciali. Nonostante la pioggia battente, i giovani hanno continuato le manovre fino all’arrivo dell’ambulanza del 118 e, una volta assicuratisi che la situazione fosse sotto controllo, sono ripartiti.
La dottoressa Katia Bacchini del 118 di Arezzo ha elogiato l’azione dei giovani, dichiarando: “Non sappiamo chi sono, ma il loro intervento è stato fondamentale. Hanno immediatamente chiamato l’emergenza ed effettuato tutte le manovre necessarie, e lo hanno fatto con grande sangue freddo e professionalità.”
L’episodio è avvenuto intorno alle 18:20 lungo il raccordo tra l’autostrada A1 e il centro città, dove le lunghe code di veicoli bloccati nel traffico complicavano l’intervento di ambulanza e auto medica. La dottoressa Bacchini ha spiegato che, con l’ausilio dell’automedica e dell’ambulanza della Misericordia di Arezzo, sono riusciti a raggiungere il luogo in pochi minuti, defibrillando l’uomo direttamente in strada. Il paziente ha ripreso subito a respirare, consentendo il suo trasporto in ospedale in condizioni di sicurezza.
Il direttore della Centrale 118, Simone Nocentini, ha sottolineato l’importanza della formazione e della preparazione, affermando: “Questo evento dimostra ancora una volta l’importanza della formazione e della preparazione che deve coinvolgere più persone possibile. I primi minuti che seguono un arresto cardiaco sono fondamentali.”
L’identità dei tre giovani eroi è ancora sconosciuta, ma il loro coraggioso intervento ha sottolineato quanto sia vitale la cultura dell’emergenza e quanto possa essere efficace quando diffusa in modo capillare.
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