Novità su OSS e profilo XX. Ben otto associazioni di categoria chiedono una riforma urgente al ministro della salute Orazio Schillaci e alla Conferenza Stato-Regioni.
Ecco la missiva di Agidae, Acop, Agespi, Anaste, Anffas, Aris, Diaconia Valdese e Uneba:
Eccellentissimi,
le scriventi associazioni, rappresentative di gran parte delle strutture sociosanitarie e sanitarie private accreditate/convenzionate, profit e no-profit, in relazione alle interlocuzioni avvenute nei mesi scorsi con la Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni, riguardanti la revisione del profilo di operatore socio-sanitario e l’istituzione di un nuovo operatore di interesse sanitario, denominato “XX”, e alle sollecitazioni rivolte ai diversi livelli ministeriali, nel rappresentare l’apprezzamento per le proposte condivise, rilevano la necessità di una celere approvazione e implementazione di entrambi i profili, considerate le evidenti esigenze di modulare l’assistenza sugli effettivi bisogni dell’utenza delle nostre strutture.
In effetti gli obiettivi previsti dal Pnrr in termini di implementazione di nuovi servizi e di nuove figure, che si aggiungeranno a quelli già esistenti, rendono necessario non solo l’aumento del numero delle figure professionali già previste (vedasi infermieri e medici), ma anche il pensarne di nuove.
In caso contrario, saremo costretti ad assistere alla crisi dei molti servizi (residenze/semiresidenze sanitarie per anziani, disabili, etc) per mancanza di personale qualificato, impedendo che i territori ricevano quelle risposte in termini di assistenza e cure che i nostri cittadini si aspettano.
Certi di una favorevole accoglienza di questo nostro appello, ringraziamo per l’attenzione.
Agidae, Acop, Agespi, Anaste, Anffas, Aris, Diaconia Valdese e Uneba
Note alla missiva.
La lettera delle otto associazioni di categoria rappresenta un importante contributo al dibattito sulla revisione del profilo di operatore socio-sanitario e sull’istituzione di una nuova figura professionale di interesse sanitario.
Le associazioni sottolineano la necessità di una celere approvazione e implementazione di entrambi i profili, in quanto la situazione attuale non è più sostenibile. Il personale sociosanitario è sempre più carente, e questo sta causando gravi problemi al sistema sanitario italiano.
In particolare, le associazioni sottolineano che gli obiettivi previsti dal Pnrr in termini di implementazione di nuovi servizi e di nuove figure, che si aggiungeranno a quelli già esistenti, rendono necessario non solo l’aumento del numero delle figure professionali già previste (vedasi infermieri e medici), ma anche il pensarne di nuove.
In caso contrario, si rischia di assistere alla crisi dei molti servizi sociosanitari, impedendo che i territori ricevano quelle risposte in termini di assistenza e cure che i nostri cittadini si aspettano.
Le associazioni di categoria concludono la lettera con un appello al ministro della Salute e al presidente della Conferenza Stato-Regioni, certi di una favorevole accoglienza di questo loro appello.
In conclusione, la lettera delle otto associazioni di categoria è un documento importante che evidenzia la necessità di intervenire rapidamente per risolvere il problema della carenza di personale sociosanitario. L’approvazione e l’implementazione dei nuovi profili professionali è un passo fondamentale per garantire la continuità dei servizi sociosanitari e rispondere ai bisogni dei cittadini.
Ecco alcuni commenti specifici sulla lettera:
- Il riferimento agli obiettivi del Pnrr è particolarmente importante. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede un investimento significativo nel settore sanitario, che include la creazione di nuovi servizi e l’assunzione di nuovo personale. L’approvazione dei nuovi profili professionali è quindi necessaria per garantire la realizzazione di questi obiettivi.
- L’appello al ministro della Salute e al presidente della Conferenza Stato-Regioni è un segnale di forte determinazione. Le associazioni di categoria chiedono un intervento urgente da parte delle istituzioni, per evitare che la situazione attuale peggiori ulteriormente.
Si spera che l’appello delle otto associazioni di categoria venga ascoltato e che i nuovi profili professionali siano approvati e implementati nel più breve tempo possibile.
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