Una OSS toscana è stata condannata a 3 anni e 5 mesi di carcere per funto e tentato furto aggravato.
S.D., 41enne operatrice socio sanitaria di Carrara, è stata condannata a 3 anni e 5 mesi di reclusione per furto e tentato furto aggravato. I reati sono stati commessi nel 2020 al pronto soccorso del Villamarina di Piombino, dove l’Oss lavorava.
La donna approfittava dell’impossibilità dei pazienti, spesso anziani, di sorvegliare i propri effetti personali, per sottrarre loro denaro dai portafogli o oggetti di valore. In un caso ha persino rubato una catenina d’oro.
I carabinieri di Piombino hanno scoperto i furti dopo aver ricevuto diverse denunce da parte dei pazienti. Hanno poi perquisito l’armadietto della OSS e hanno trovato la catenina d’oro rubata.
La donna è stata condannata in primo grado dal tribunale di Livorno. Non le sono state concesse le circostanze attenuanti generiche e il beneficio della sospensione condizionale della pena.
L’Operatrice Socio Sanitaria è stata anche condannata a risarcire una delle vittime che si era costituita parte civile.
Il caso della OSS è un esempio di come anche le persone che lavorano in professioni sanitarie possono commettere reati. È importante ricordare che chiunque può commettere un crimine, indipendentemente dalla sua posizione sociale o lavorativa.
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