Medici del 118 in fibrillazione: “non trattati come reietti, ora basta”.

I Medici del Servizio 118 di Barletta in Puglia sono in fibrillazione: “non trattati come reietti, ora basta”.

I medici del 118 di Barletta sono in condizioni di lavoro inqualificabili. Sono ospitati in locali inadeguati dal punto di vista ambientale e igienico-sanitario, non rispondendo ai requisiti minimi previsti per i luoghi di lavoro. Non esiste uscita di emergenza per il corridoio in cui i locali sono situati, il cui passaggio inoltre è ostacolato da ingombri. Si aggiunge il disagio dovuto all’ubicazione al terzo piano che ostacola la tempestività richiesta nel servizio, che è ovviamente tempo dipendente, e ancor più nota inadeguatezza della collocazione delle ambulanze esposte ad intemperie (nei giorni di maggior caldo il vano ambulanza con 49 gradi) e ad atti di vandalismo.

Il personale medico, che assicura la copertura dei turni di lavoro, sottoponendosi a turni massacranti, a causa della carenza dei medici, non è più disposto a tollerare una situazione che leda i diritti di lavoratori. Si chiede che venga richiesto con urgenza l’unico provvedimento risolutivo possibile, ossia una diversa collocazione in locali idonei sia nella logistica che nelle norme igieniche della postazione interessata.

La situazione del 118 di Barletta è un esempio di come il sistema sanitario pubblico italiano sia in crisi. I medici e gli operatori sanitari sono sotto pressione e non hanno le risorse di cui hanno bisogno per svolgere il loro lavoro in modo sicuro ed efficiente. Questo è un problema che riguarda tutti noi, perché mette a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini.

Chiediamo alle autorità competenti di intervenire immediatamente per risolvere la situazione del 118 di Barletta e garantire condizioni di lavoro dignitose a medici e operatori sanitari.

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