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martedì, Marzo 19, 2024
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Discalculia: test, sintomi e cause.

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Discalculia: che cos’è? Quali sono i sintomi e quali sono le cause? Quale test può misurarla?

La discalculia è generalmente percepita come una difficoltà specifica, inerente all’area dell’apprendimento, per la matematica, o più esattamente, per l’aritmetica in relazione all’elaborazione di calcoli di base, come addizioni, sottrazioni, e le esecuzioni di calcoli mentali eseguiti in maniera fluente.

Queste difficoltà devono mostrarsi in ritardo rispetto ai coetanei in presenza di un quoziente intellettivo nella norma e in assenza di altri disturbi neurologici.

La discalculia è una condizione in cui è difficile attribuire un adeguato significato ai numeri e ai concetti riguardanti la matematici.

La discalculia riguarda l’abilità di calcolo, sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), sia in quella delle procedure esecutive e del calcolo.

Nel primo ambito, la discalculia interviene sugli elementi basali dell’abilita numerica: il riconoscimento immediato di piccole quantità, i meccanismi di quantificazione, la seriazione, la comparazione, le strategie di composizione e scomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente.

Nell’ambito procedurale, invece, la discalculia rende difficoltose le procedure esecutive nel calcolo scritto: la lettura e scrittura dei numeri, l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici e gli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio.

I bambini lavorano dunque duramente per apprendere e memorizzare i processi di base della matematica, sapendo esattamente applicare le procedure senza capire, però, per quale motivo lo stanno facendo. In altre parole, manca la logica che sottende i processi matematici appresi al punto da non consentirne la replicazione.

In questo modo il bambino in età scolare rimanere indietro rispetto al gruppo dei pari.

Questa difficoltà di apprendimento della matematica può essere fonte di confusione, da parte del bambino, che non riesce a dare una giusta spiegazione a quanto sta avvenendo soprattutto se si ottengono ottimi risultati in altre materie.

La discalculia è una condizione permanente, ma questo non significa che il bambino non può migliorare e diventare, in ogni caso, una persona di successo.

Come ulteriormente riporta il sito Stateofmind.it, si calcola che soltanto lo 0,2% dei bambini arriva a soffrire di discalculia.

Discalculia: segni e sintomi.

I segni e sintomi tipici della discalculia sono:

  • Difficoltà ad effettuare un conto alla rovescia;
  • Scarsa capacità di effettuare stime;
  • Difficoltà nel ricordare i numeri;
  • Difficoltà nel capire il senso dei numeri;
  • Lentezza nei calcoli;
  • Difficoltà nelle procedure matematiche soprattutto quelle più complesse;
  • Evitamento di attività legate alla matematica che sono percepite come particolarmente difficili;
  • Scarse abilità aritmetiche mentali.

La discalculia tende a diventare più evidente col procedere degli anni e della scolarità.

Discalculia: segnali in età prescolare.

Il bambino piccolo ha difficoltà nel contare e nell’attribuire numeri a oggetti, non riesce a riconoscere i simboli numerici, quindi non collega, a esempio, il 6 alla parola sei.

Inoltre, fatica a legare un numero a una situazione di vita reale, mostra difficoltà nel ricordare i numeri, soprattutto nel giusto ordine, stenta a ordinare gli elementi per dimensione, forma o colore ed evita giochi in cui è richiesto l’uso dei numeri, il conteggio e altri concetti matematici.

Discalculia: difficoltà in età scolare.

Il bambino ha difficoltà a riconoscere i numeri e simboli, fatica nella riproduzione del calcolo di base, usa spesso le dita per contare invece di strategie mentali più sofisticate, non riesce a pianificare la soluzione di un problema di matematica, ha difficoltà a distinguere la sinistra dalla destra e ha uno scarso senso dell’orientamento.

Discalculia: segnali in età adolescenziale.

Durante questi anni il ragazzino si sforza ad applicare, con fatica, i concetti matematici alla vita quotidiana, non riesce a misurare gli ingredienti di una ricetta, cerca strategie per non perdersi e usa tattiche per aggirare i problemi come l’uso di tabelle e grafici.

Discalculia: test nell’adulto.

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