Durante l’emergenza pandemica, la campagna vaccinale ha rappresentato un pilastro fondamentale per contrastare la diffusione del COVID-19.
Tuttavia, in diverse Aziende Sanitarie di Napoli, le attività svolte nell’ambito delle prestazioni aggiuntive non sono state remunerate come previsto dalla legge.
Secondo quanto dichiarato da Marco Esposito, Segretario Territoriale Nursind di Napoli, le attività svolte nell’ambito delle prestazioni aggiuntive durante l’emergenza COVID-19 sono state remunerate nel 2021 in regime di straordinario. Questa modalità di pagamento non è in linea con quanto stabilito dall’art.1 comma 464 della Legge n. 178/2020, che prevede un incremento della tariffa oraria di € 50,00.
Una Battaglia Legale.
Dopo una lunga battaglia legale, che ha visto Nursind costretto ad inviare un esposto alla Corte dei Conti nel marzo 2023, la Regione Campania ha versato alle Aziende Sanitarie l’80% dei fondi previsti. Questo è avvenuto attraverso l’emanazione dei Decreti Dirigenziali n.147 e n.148 del 07.08.2023. Tuttavia, Marco Esposito sottolinea che è necessario procedere con il pagamento delle differenze retributive.
Finanziamenti Statali e Somministrazione dei Vaccini.
Nursind evidenzia che i flussi di finanziamento statali destinati alla Regione Campania erano specificamente vincolati alle attività aggiuntive, tra cui la somministrazione dei vaccini. La tariffa oraria prevista per queste attività era di 50 Euro lordi, come stabilito dall’art. 1 comma 467 legge n. 178/2020.
Liquidazione dei Fondi e Dovute Remunerazioni.
Alcune Aziende Sanitarie Regionali hanno inviato alla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR le rendicontazioni delle spese sostenute nel 2021. Queste rendicontazioni includevano il numero di unità coinvolte, il relativo ruolo e il numero di ore erogate dal personale sanitario per le attività di somministrazione dei vaccini contro il Sars-Cov2.
In seguito ai riscontri delle Aziende Sanitarie, la Regione ha liquidato nel 2023 l’importo dovuto, corrispondente all’80% del totale, al fine di consentire alle stesse aziende di procedere con il pagamento previsto dalla legge.
Tutela del Personale Sanitario.
Marco Esposito conclude affermando che a Napoli e nella Regione Campania non esistono “infermieri di serie B”. In altre regioni, il personale coinvolto nelle attività aggiuntive di contenimento e contrasto al COVID-19 è stato remunerato come previsto dalla legge. Nursind è quindi pronto a tutelare il personale nelle sedi opportune per garantire il rispetto dei diritti e delle retribuzioni dovute.
Concludendo, è essenziale garantire che il personale sanitario, in prima linea durante l’emergenza pandemica, riceva le dovute retribuzioni e riconoscimenti per l’importante lavoro svolto. Il rispetto delle normative vigenti e la tutela dei diritti dei professionisti della salute sono fondamentali per mantenere alta la qualità dei servizi sanitari offerti alla popolazione.
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