La lettera di una formatrice di OSS, Concetta Ottavio, ci fa riflettere: “perché gli Infermieri e le Professioni Sanitarie ce l’hanno tanto con gli Operatori Socio Sanitari?”.
Buongiorno Direttore,
leggo sempre le notizie sul vostro sito, e per quanto riguarda il profilo professionale del’OSS, mi pare che tanti parlano senza sapere quale sia l’effettiva realtà.
Io mi occupo della formazione degli OSS da 20 anni e vi assicuro che la soddisfazione più grande è vedere tante persone che escono dal corso motivate e preparate per assistere al meglio ogni tipo di paziente; peccato che dopo un paio di anni ritornano a trovarmi delusi e amareggiati per la poca considerazione che riscontrano da parte degli infermieri e dei vari responsabili, per lo stipendio che è basso per il tipo di attività che viene svolta.
La domanda che sorge spontanea è: ma se tutti gli OSS incrociassero le braccia in qualsiasi ambito, dubito che infermieri, fisioterapisti, e chi più ne ha più ne metta avrebbero voglia di sostituirli, qual’è il problema di dare più competenze agli OSS, perché vi è da anni un atteggiamento ostile da parte degli infermieri?
Se andate a visitare RSA, comunità alloggio, centri diurni e anche reparti ospedalieri, la realtà vera parla da sola.
Grazie per l’attenzione, cordialità
Concetta Ottavio
Responsabile Settore Socio Sanitario Apro Formazione
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