Morte paziente, Medici indagati e Infermieri scagionati? Sotto la lente alcune somministrazioni di farmaci e la mancata ventilazione meccanica.
Morte paziente dopo caduta, nessuna pace per l’ospedale di Lugo. Dopo i fatti dell’infermiera Poggiali (assolutamente estranea a questi eventi sotto indagine(, un nuovo caso sta scuotendo la comunità sanitaria della provincia di Ravenna.
Secondo le ricostruzioni tecniche, al paziente dapprima gli sono state prescritte e somministrate benzodiazepine, che hanno depresso il sistema respiratorio, senza sottoporlo a controlli adeguati.
Poi, una volta entrato in coma, non gli hanno praticato la ventilazione meccanica, l’unico intervento efficace, a quel punto, per farlo riprendere.
Come riporta ravennanotizie.it, sono queste, secondo la perizia medico-legale disposta dal Gip di Ravenna che segnala varie omissioni, le condotte dei medici che hanno avuto in cura a Lugo un 81enne, morto in ospedale il 20 dicembre 2019.
La denuncia dei familiari aveva segnalato ritardi e un comportamento ‘attendista’ da parte del personale sanitario e che all’anziano, ricoverato un mese prima per una caduta e senza patologie termi, erano state somministrate massicce dosi di farmaci neurolettici, senza accorgersi dell’aggravamento della situazione.
I periti hanno individuato responsabilità e carenze, con una gestione farmacologica prescritta senza controlli dovuti, in paziente fragile, che ha favorito l’insufficienza respiratoria e il suo aggravamento e poi l’omissione di quello che viene ritenuto l’unico intervento correttivo, la ventilazione artificiale.
Da quanto si apprende, al momento permangono le disposizioni verso 11 medici. Nessun Infermiere al momento ci risulta essere sotto accusa.
Vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione.