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Rita, OSS: “quella Studentessa Infermiera ha offeso tutta la nostra categoria, non siamo solo lavaculi”.

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Continuano le polemiche sulle parole di Elise. Ci scrive Rita, OSS: “quella Studentessa Infermiera ha offeso tutta la nostra categoria, non siamo solo lavaculi”.

Carissimo Direttore,

sono da vent’anni una “lava culi”,come ci definisce Elisa. Lavoro in ospedale, nel reparto di Ortopedia come OSS. Vorrei dire alla studentessa che quando mi appresto a fare l’igiene al Paziente non penso che sto lavando una parte del corpo, ma che sto dando benessere ad una persona allettata che non può soddisfare il bisogno primario dell’igiene in autonomia.

Quando al mattino, l’Operatore Socio Sanitario entra nella stanza di degenza, saluta il malato, gli chiede come ha trascorso la notte, cerca di metterlo a proprio agio, sorride, lo coinvolge nell’esprimere i suoi bisogni.

L’operatore mette in campo le sue conoscenze, osserva il malato, instaura un rapporto empatico, pratica l’igiene senza procurargli dolore nella movimentazione e utilizza le competenze necessarie per poter svolgere al meglio, un momento delicato come quello di esporre la propria nudità.

L’OSS non vede il paziente, come una parte del corpo da pulire, ma come una persona bisognosa di cura, che va supportata in un momento di difficoltà.

Vorrei chiedere ad Elisa, come pensa di poter svolgere al meglio la sua professione se non fa l’osservazione del paziente, se non lo vede nella sua interezza, , escludendo la centralità del paziente, sia a livello psichico che fisico.

Elevare la professione infermieristica, significa avere più competenze, saper lavorare in armonia in un team, costruendo la squadra, collaborando anche nelle mansioni più umili e soprattutto non essere supponente e guardare alle altre figure professionali con disprezzo.

Chiamare gli OSS “lavaculi” è una frase molto offensiva, in quanto non riconosce agli operatori né lo studio, né la capacità professionale. Sminuire una parte del team non può che portare al conflitto e al non raggiungimento degli obiettivi.

Mi piacerebbe che la studentessa facesse sua questa frase di Aldo Martino:

Ho sempre considerato leggendari, non tanto gli eroi, ma le persone che senza clamore e nel silenzio, hanno operato professionalmente, con amore e passione autentiche e non per ambizione o egoismo fini a se stessi.

Grazie.

Rita Pannone, OSS

Leggi anche:

Elisa, Studentessa Infermiera: “io contraria a fare l’igiene al Paziente, siamo professionisti e non lavaculi”.

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