Prevenzione e chirurgia…tra gli etruschi!
Fra i popoli italici che popolarono la nostra penisola nell’antichità, gli Etruschi furono quelli che maggiormente si specializzarono nel campo medico. Erano un popolo organizzato in Città-Stato, governate da un Re-Sacerdote chiamato Lucumone, il quale era anche il custode dell’Etrusca Disciplina. Gli etruschi non dettero importanza soltanto al trattamento medico curativo ma anche alla prevenzione, branca innovativa per quel tempo.
Per gli Etruschi era già chiaro che l’igiene personale, l’alimentazione e l’attività fisica erano alla base di una vita sana. Venivano dirette regolari operazioni di bonifica e le abbondanti sorgenti di acqua calda, favorite dal sottosuolo vulcanico, erano sfruttate per la cura di alcune patologie. Tutt’oggi alcuni di quei centri termali sono in funzione. Le componenti farmacologiche erano sostanzialmente fitoterapici ma venivano usati anche alcuni minerali come l’ossido di ferro contro le anemie e il rame come rimedio per le infiammazioni.
Fra le piante medicinali il ricino veniva già usato come purgante, aglio e cipolla come battericidi e il timo come vermifugo. Ma il settore di spicco era sicuramente l’odontoiatria: sono stati rinvenuti teschi con protesi dentarie, prevalentemente d’oro. I “nuovi” denti venivano ricavati soprattutto dagli animali e venivano finemente sagomati e adattati al sistema masticatorio del paziente.
La civiltà etrusca è nota anche per l’abilità dei suoi artigiani nella lavorazione dei metalli e delle loro leghe, i quali si specializzarono anche nella produzione di strumenti chirurgici. Le ferite fresche e i vasi minori venivano trattati con il ferro rovente per provocare la formazione di una crosta ed arrestare l’emorragia in corso. Pinzette a ganasce erano destinata all’estrazione di corpi estranei mentre alcune sonde potevano essere introdotto nel naso e nelle orecchie per aiutare il medico nell’esplorazione. C’erano poi le tenaglie, prodotte in varie grandezze: i modelli più corti venivano utilizzati verosimilmente per l’estrazione di denti, quelli più lunghi per le ossa. Fra gli interventi chirurgici era, il taglio cesareo era previsto ma solo in caso di minaccia di morte della partoriente.