Fecondazone in vitro. A Roma arriva una rivoluzione di matrice medica: primo bimbo al mondo da donna con Sindrome di Lynch.
ROMA. Un risultato scientifico senza precedenti è stato annunciato a Roma: per la prima volta al mondo, grazie alla fecondazione in vitro e alla diagnosi genetica preimpianto, è nato un bambino sano da una donna affetta dalla sindrome di Lynch, una grave forma ereditaria di cancro del colon e dell’endometrio. Il Professore Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.) e docente di Ostetricia e Ginecologia presso l’Università UniCamillus di Roma, ha elogiato il risultato come “straordinario” e ha sottolineato l’importanza di queste tecniche nell’affrontare gli effetti negativi dei tumori ereditari.
La sindrome di Lynch è una forma ereditaria di cancro del colon e dell’endometrio causata da specifiche mutazioni genetiche. Secondo Greco, i tumori ereditari costituiscono il 5-10% delle malattie tumorali, e la diagnosi genetica preimpianto è un potente strumento per evitare la trasmissione della malattia ai figli. La tecnica consente di individuare la malattia direttamente nell’embrione prodotto attraverso la fecondazione in vitro, prima del suo trasferimento in utero, permettendo di impiantare solo embrioni sani.
Il caso, documentato sulla rivista scientifica International Journal of Molecular Sciences (IjMS), riguarda una donna di 34 anni affetta da sindrome di Lynch e in cura per tumore endometriale dell’utero. Grazie alla fecondazione in vitro con diagnosi genetica preimpianto, è riuscita a concepire un bambino sano presso il Centro Fertilità di Villa Mafalda a Roma.
Questo successo apre nuove prospettive per le persone affette da malattie genetiche ereditarie, offrendo loro la possibilità di avere figli sani grazie alla tecnologia avanzata della fecondazione in vitro e della diagnosi genetica preimpianto.
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