Emergenza Coronavirus. Infermieri e Operatori Socio Sanitari delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) i veri eroi della battaglia senza sosta al Covid-19. Ignorati da tutti, sono quelli veramente in prima linea.
Sono stati ignorati finora perché le istituzioni e i mass-media erano troppo impegnati a raccontare ciò che accadeva negli ospedali. Ora ci si rende conto che la vera Emergenza Covid-19 era ed è nelle Residenze Sanitarie Assistenziali e in tutte le strutture (con i vari acronimi che qui non citiamo) che ospitano utenti geriatrici con demenze, Alzheimer, Parkinson, patologie psichiatriche e poli-patologie endocrine. In queste strutture i veri eroi restano Infermieri e OSS, costretti a difendere e a difendersi senza armi e contro dirigenze non sanitarie e non all’altezza della situazione.
Infermieri e OSS precari alla mercede di agenzie di lavoro interinale e cooperative.
Spesso nelle RSA Infermieri e OSS non sono diretti dipendenti, ma prestatori d’opera per conto di agenzie interinali e cooperative. Pochi sono i dipendenti diretti a tempo indeterminati, pochissimi quelli a tempo indeterminato.
Per lo più sono operatori giovani alla prima esperienza o di una certa età che non sono stati messi nelle condizioni di formarsi continuamente.
Sono loro i veri eroi di questa guerra, costretti dapprima a lavorare senza protezioni (perché spaventavano i pazienti anziani), poi seguire regole confuse e ad utilizzare finti DPI (come le mascherine chirurgiche) che non proteggono nemmeno contro la polvere.
Dirigenze e coordinatori di RSA non preparati perché non sanitari (fatte piccole eccezioni).
Nelle RSA ora tutti si sono accordi che c’è un problema e il problema nasce dalle dirigenze e dai coordinamenti di struttura, affidati nel 99% a personale non sanitario, che hanno dimostrato finora tutta la loro incompetenza nel gestire una crisi che la parte sanitaria, invece, aveva già preventivato (non si è voluto ascoltare gli appelli).
Di qui il perché di tantissimi decessi e di contagi tra gli ospiti e gli operatori.
In Italia e in Europa il 50% dei deceduti per Covid-19 viene dalle RSA. Per l’OMS Infermieri e OSS di queste strutture sono i veri eroi della guerra al Coronavirus.
Lo ha comunicato l’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Secondo le stime che arrivano dai Paesi europei, la metà delle persone che sono morte di Covid-19 erano residenti in case di cura. E’ una tragedia inimmaginabile”. A comunicarlo il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa.
“Il quadro in queste strutture è profondamente preoccupante. C’è un urgente ed immediato bisogno di ripensare il modo in cui operano le case di cura oggi e nei mesi a venire. Le persone che lavorano in quelle strutture (spesso sovraccaricate di lavoro, sottopagate e prive di protezione adeguata) sono tra gli eroi di questa pandemia”.
Non c’era bisogno dell’OMS per capire che i veri resilienti restano loro, Infermieri e OSS, spesso precari e perennemente in scadenza/rinnovo di contratto, i veri eroi di questa vicenda che segnerà per sempre la vita di noi tutti.
Tantissimi Infermieri e OSS deceduti in RSA.
Sono tantissimi gli Infermieri e gli OSS che lavoravano nelle RSA ad essersi infettati, molti di loro sono ancora ricoverati in ospedale, altri sono in quarantena, altri ancora sono deceduti. A tutti loro va il nostro forte sostegno, il nostro quotidiano non li lascerà soli!
Coronavirus. Tutti gli Infermieri morti per Covid-19. Oltre 100.000 colleghi contagiati sul lavoro.
Coronavirus. Ecco tutti gli Operatori Socio Sanitari (OSS) deceduti per Covid-19.