In Veneto continua ad essere carente la presenza di Operatori Socio Sanitari (soprattutto in provincia di Belluno). Fondi per finanziare corsi gratuiti di qualifica OSS.
La provincia di Belluno ha una grave carenza di operatori socio sanitari (OSS). Attualmente, sono circa 250 gli OSS in meno rispetto alle necessità delle strutture pubbliche, come case di riposo e Ulss. A questo si aggiunge una carenza di altri 200 OSS che operano in cooperative, assistenza domiciliare e altri servizi rivolti ad anziani e persone fragili.
La situazione è particolarmente grave nella sola Ulss 1 Dolomiti, che necessita di 63 OSS. A causa della carenza di personale, molte case di riposo sono costrette a ridurre il numero dei posti letto a disposizione.
La carenza di OSS è dovuta a diversi fattori, tra cui:
- L’aumento della popolazione anziana;
- La crescente complessità delle cure socio-sanitarie;
- La scarsità di formazione e di attrattività del lavoro di OSS.
Per affrontare questa situazione, il Ceis, il Circolo cultura e stampa bellunese e l’Ulss 1 Dolomiti hanno presentato un accordo di programma alla Regione Veneto. L’accordo prevede la costituzione di un fondo di solidarietà per finanziare corsi gratuiti di formazione per OSS, l’assunzione di OSS stranieri e l’attivazione di servizi di assistenza domiciliare.
L’accordo di programma è un passo importante per risolvere la carenza di OSS in provincia di Belluno. Tuttavia, è necessario un impegno maggiore da parte delle istituzioni, delle imprese e della società civile per garantire la qualità delle cure socio-sanitarie ai cittadini più fragili.
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