Tagli su infermieri e medici per coprire il buco di bilancio: la sanità pubblica in pericolo.

Continuano i tagli su infermieri e medici per coprire il buco di bilancio: la sanità pubblica è ormai in serio pericolo.

La recente decisione regionale di ridurre i costi della sanità di 5 milioni di euro ha scatenato polemiche e preoccupazioni nella comunità sanitaria. Il piano, che coinvolgerebbe Ausl e l’azienda ospedaliera di Modena, prevede il taglio di 150 professionisti, tra medici, infermieri, tecnici ed amministrativi, per coprire il deficit di bilancio. Tale scelta è stata definita “assurda” da Paolo Zanca, commissario di Azione, che ha denunciato il rischio di un collasso del sistema sanitario pubblico.

La mancanza di sostegno al personale sanitario è evidente, sostiene Zanca, che sottolinea come i carichi di lavoro per i professionisti rimasti aumentino sempre più, portando molti a preferire il settore privato. Questo mentre la sanità privata continua a prosperare, generando profitti e rimbalzi finanziari significativi. Zanca sottolinea l’importanza di investire nelle risorse umane anziché concentrarsi solo sulle infrastrutture fisiche.

L’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, tuttavia, nega il rischio di licenziamenti e sottolinea gli sforzi della regione per contrastare il precariato e stabilizzare il personale. Invita tutti a unirsi nella battaglia per la salvaguardia dei servizi sanitari sul territorio, evidenziando l’importanza dell’assistenza sanitaria emiliano-romagnola a livello nazionale.

In un contesto in cui la sanità pubblica sembra essere sempre più sotto pressione, è essenziale trovare soluzioni sostenibili per garantire un sistema sanitario efficace e accessibile per tutti i cittadini.