L’assessore regionale Saltamartini dice no alle stabilizzazioni nelle Marche. Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie al palo. Protestano sindacati.
Non ci saranno, almeno per il momento, nuove stabilizzazioni di Infermieri, OSS, Professioni Sanitarie e altre figure del SSR nelle Marche. Lo ha annunciato l’assessore regionale Filippo Saltamartini. Tuttavia annunciate le proroghe ai contratti in scadenza. Ben 300 operatori del Comparto Sanità dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche si vedranno allungare le scadenze contrattuali e potranno sperare nelle procedure di stabilizzazione a fine anno.
Ma è solo una ipotesi, perché Saltamertini non ha fatto alcun accenno alla stabilizzazione dei 300 suddetti, né dei circa 450 colleghi di altre ambiti lavorativi.
L’ennesimo contratto-capestro a tempo, quattro mesi per arrivare fino al 31 ottobre e poi sperare o in una stabilizzazione, ad oggi un miraggio, o quanto meno un rilancio del contratto a tempo, magari superiore ad appena quattro mesi.
Un successo, parziale ma importante, delle organizzazioni sindacali di categoria e soprattutto della Rappresentanza sindacale unitaria che da anni si sta battendo anche su questo fronte: “La Regione ha stanziato le risorse per la proroga dei contratti dei precari dell’azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche”, ha annunciato ieri l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ha aggiunto: “Si tratta di circa 300 unità (personale tecnico, sanitario tra infermieri, oss e ausiliari, e amministrativo, ndr) in scadenza il 30 giugno 2023 che verranno prorogate al 31 ottobre 2023 e andranno ad aggiungersi ai 125 precari dell’emergenza-urgenza e dei percorsi ‘tempo dipendenti’, per ictus, infarti, grandi traumi, già precedentemente prorogati, per un totale di oltre 425 unità. Le proroghe sono importanti anche nell’ottica di garantire le ferie estive del personale dipendente”.
Oggi le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp Marche, Uil Fpl Ancona, Fials, Nursing Up, Nursind, Fsi Ancona, Laisa hanno organizzato un presidio nel piazzale di Palazzo Leopardi, in Regione (dalle 10,30).
Le proteste dei sindacati riguardano proprio le mancate stabilizzazioni e la proroga dei determinati in scadenza il 30 giugno 2023. Saltamartini è avvisato.
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