Lo chiede il segretario provinciale di Bologna Alfredo Sepe.
In Emilia Romagna mancano Infermieri e mancano soprattutto nei presidi di frontiera come può essere quello montano di Loiano, dove la FIALS denuncia la presenza di innumerevoli criticità organizzative e gestionali. A scendere in campo è Alfredo Sepe, segretario provinciale del sindacato delle autonomie locali e della sanità di Bologna, che scrive al direttamente al Direttore Generale all’Unità Sanitaria Locale (USL).
Ecco il testo completo della missiva.
Oggetto: Presidio – H – Loiano – Criticità Organizzative e Gestionali – Segnalazione.
Spettabile Direttore, le scrivo per metterla a conoscenza di una carenza cronica di CPSI nella U.O. di Medicina del nosocomio citato in oggetto.
Nello specifico, nella U.O. succitata ci sono 25 PL + 10 Letti di cure intermedie ed ormai da tempo si registrano assenze significative del personale (2 Maternità – 1 Assenza per Patologia Grave – 1 Congedo L. 104 in procinto di quiescenza – 1 Gravi Limitazioni)
Tali deficit impattano sull’intera organizzazione del lavoro, dallo straordinario al rientro dalle ferie, dal rientro sul riposo al classico doppio turno, con inevitabili ricadute sul clima organizzativo, sulla salute psico/fisica dei dipendenti e sulla qualità delle prestazioni clinico/assistenziali a favore dell’utenza
Inoltre gli operatori vorrebbero tornare al classico ‘’turno a 5’’ , come conclamato nel Contratto Integrativo Aziendale, per riuscire di fatto a conciliare i tempi di vita e di lavoro
Chiediamo quindi il reintegro delle unità di personale mancanti per ristabilire condizioni di sicurezza e di rispetto degli istituti contrattuali e legislativi che regolamento il rapporto di lavoro pubblico
Ricordiamo che l’Ospedale di Loiano è stato già deturpato e declassato, ha subito profonde riorganizzazioni e restyling con non pochi malumori e dissapori dei lavoratori e dei cittadini.
Alfredo Sepe, Segretario provinciale FIALS Bologna.