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Libera Professione per Infermieri e Professioni Sanitarie. Nursind benedice il DDL targato Fratelli d’Italia.

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Ancora novità sulla Libera Professione per Infermieri e Professioni Sanitarie. Nursind benedice il DDL targato Fratelli d’Italia.

I senatori Marco Silvestroni e Carlo Zullo di Fratelli d’Italia hanno presentato un disegno di legge (DDL) per introdurre l’attività libero-professionale intramuraria per le professioni sanitarie, come infermieri, ostetriche, professionisti delle riabilitazioni tecniche-sanitarie e della prevenzione.

La conferenza stampa di presentazione del DDL si è tenuta lo scorso 25 luglio 2023 a Roma ed è stata supportata dalla presenza di NurSind.

I senatori Marco Silvestroni e Carlo Zullo hanno presentato un disegno di legge (DDL) per introdurre l’attività libero-professionale intramuraria per le professioni sanitarie, come infermieri, ostetriche, professionisti delle riabilitazioni tecniche-sanitarie e della prevenzione. Il DDL ha ricevuto il sostegno di NurSind, che lo ha definito un’occasione importante per la valorizzazione delle professioni sanitarie. Il DDL, se approvato, potrebbe rappresentare un passo significativo per il rafforzamento delle professioni sanitarie in Italia.

Secondo Silvestroni: “il ruolo dell’assistenza infermieristica è fondamentale sia negli ospedali che sul territorio, con ben 900.000 famiglie italiane che necessitano di assistenza sanitaria intramuraria. Attualmente, il nostro sistema legale consente solo a determinati dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, appartenenti alla dirigenza medica, sanitaria e veterinaria, di esercitare l’opzione libero professionale intramoenia attraverso contratti disciplinati, ma questa possibilità non è prevista per le altre professioni sanitarie elencate nella legge del 1° febbraio 2006, n. 43”.

Una ricerca del CENSIS, come si ricorderà, condotta per la FNOPI (ovvero Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) evidenzia la richiesta da parte degli italiani di potenziare l’offerta di prestazioni infermieristiche sul territorio attraverso il Servizio Sanitario e di supportare l’accesso alle prestazioni private per le famiglie.

Silvestroni sottolinea l’importanza di istituire “la libera professione intramoenia per le professioni infermieristiche, ostetriche, riabilitative tecnico-sanitarie e della prevenzione, in modo da potenziare le cure primarie, ridurre le liste d’attesa e contrastare l’esercizio abusivo di professione, soprattutto nell’ambito infermieristico”.

Presentato il Rapporto Censis-Fnopi sugli infermieri e la sanità del futuro: servono 57.000 nuovi professionisti.

Il DDL ha avuto il sostegno del segretario nazionale di NurSind, Andrea Bottega, che commenta: “Consideriamo il disegno di legge un’occasione importante per la valorizzazione delle professioni sanitarie, ed in particolare degli infermieri. Nonostante possa sembrare riduttivo perché confinato alla sola attività di intramoenia, riteniamo che il DDL possa essere ulteriormente migliorato durante il percorso parlamentare e rappresentare un passo verso la parificazione di dignità delle professioni infermieristiche rispetto a quelle mediche e veterinarie, che già hanno la possibilità di esercitare l’attività intramoenia”.

Richiamando poi la deroga fino al 31 dicembre 2025 sulla incompatibilità con altra attività lavorativa degli infermieri, Bottega aggiunge: “In qualche modo questo disegno di legge completa il quadro. Il Decreto energia, sostanzialmente ha aperto a una sorta di libero professione extra, cioè la possibilità di svolgere un’altra attività lavorativa in una struttura diversa dalla struttura di appartenenza. Una possibilità questa che attualmente ha dei limiti molto importanti: autorizzazioni, apertura di partita IVA e quindi difficoltà di carattere fiscale, oltre che oneri previdenziali a favore di Enpapi, mentre l’attività intramoenia sostanzialmente ha un reddito assimilato al lavoro dipendente e noi chiederemo che venga specificato che i contributi vadano tutti nell’INPS, in modo che vadano in un’unica Cassa di previdenza”.

Conclude infine Bottega: “Il DDL è un’opportunità di crescita professionale e anche un’occasione per rendere la professione infermieristica più attraente per i giovani, aprendo nuovi spazi necessari in un contesto in cui la mancanza di autonomia professionale rappresenta una delle ragioni della riluttanza nel perseguire questa carriera con un percorso universitario di livello. Il disegno di legge, se approvato, potrebbe dunque rappresentare un passo significativo per il rafforzamento delle professioni sanitarie in Italia”.

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