Per Alfredo Sepe, segretario generale della FIALS di Bologna e Imola, gli Infermieri, gli OSS e le Professioni Sanitarie sono “decimati” dalla variante Omicron del Coronavirus.
“I Reparti COVID delle aziende sanitarie bolognesi e imolesi non riescono a contenere l’impatto della variante OMICRON, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni alle Direzioni Generali, ad oggi registriamo un picco esponenziale di ore di lavoro straordinario , la riduzione di personale in turno per sopperire a carenze croniche di personale infermieristico e di supporto , la mancata conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dovuta alla modifica continua dei turni di servizio, condizioni al limite che fanno impennare la curva dei contagi tra operatori”. E’ quanto ha dichiarato agli organi di informazione Alfredo Sepe, Segretario Generale della FIALS di Bologna e Imola.
“Non basta solo sbloccare le assunzioni, ma bisogna rivedere l’intero impianto organizzativo e gestionale delle UU.OO. dedicate ai pazienti COVID, anche in previsione del picco di contagi previsto per metà febbraio, a cui le Aziende non sono pronte viste le condizioni in cui si trovano a lavorare i professionisti dopo due anni di emergenza pandemica e le cose potrebbe peggiorare a danno dei professionisti e dei pazienti” – aggiunge.
“Siamo stanchi di dialogare con Aziende poco collaboranti, motivo per cui abbiamo deciso di intervenire duramente a tutela dei lavoratori e se non ci saranno cambi di rotta, chiederemo formalmente l’intervento dei Carabinieri del Nas” – conclude l’esponente del sindacato delle autonomie locali e della sanità.
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