Il sindacato FIALS solleva serie preoccupazioni riguardo all’implementazione della zona 30 nelle vicinanze degli ospedali bolognesi, sostenendo che questa misura metta a rischio i servizi assistenziali di emergenza e urgenza.
In particolare, il personale medico e sanitario che si avvale dell’istituto della reperibilità potrebbe vedere rallentato il raggiungimento delle strutture ospedaliere, con possibili conseguenze per i pazienti.
Problemi Legati alla Zona 30.
L’istituto della reperibilità richiede al personale sanitario di raggiungere l’ospedale entro trenta minuti dalla chiamata del nosocomio. Tuttavia, l’introduzione della zona 30 potrebbe compromettere questa tempistica stringente, specialmente per coloro che utilizzano il proprio veicolo privato per raggiungere il luogo di lavoro.
Implicazioni per Ambulanze e Auto Mediche.
Il sindacato FIALS solleva l’incertezza su come verranno gestiti gli interventi urgenti di ambulanze e auto mediche, sottolineando che questi veicoli, per necessità di urgenza, non possono viaggiare a 30 km/h e potrebbero trovarsi intrappolati nel traffico, mettendo a rischio la vita dei cittadini.
Trasporto Pubblico e Problemi di Parcheggio.
Il sindacato evidenzia anche le sfide affrontate dal personale che si sposta verso l’ospedale con mezzi pubblici, in particolare a causa della carenza di parcheggi nelle zone circostanti. Viaggiare a 30 km/h, afferma il sindacato, potrebbe triplicare il tempo di viaggio, influenzando la continuità assistenziale e causando ritardi e stress correlato al lavoro.
Appello al Sindaco e Minaccia di Proteste.
Il sindacato FIALS chiede al sindaco di riconsiderare l’implementazione della zona 30 e si dichiara pronto a protestare al primo consiglio comunale insieme a tutti i professionisti sanitari della sanità bolognese. Il sindacato sottolinea la necessità di trovare soluzioni che non compromettano i servizi essenziali nel settore della sanità già martoriato da tagli e riorganizzazioni.
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