Emergenza Coronavirus. La FIALS dell’Emilia Romagna chiede immediati interventi della Regione sugli operatori di RSA e ASP. Lo chiede Alfredo Sepe, sub-commisario regionale del sindacato delle autonomie locali e della sanità.
“Non vogliamo operatori di serie A e di Serie B. La Regione estenda con effetto immediato la sorveglianza sanitaria anche professionisti impiegati nelle Aziende Servizi alla Persona e in tutte le RSA del territorio Emiliano Romagnolo. Urge un percorso bifasico, test sierologici e tamponi, alla luce della non perfetta attendibilità dei TEST sierologici. Oltre a ciò occorre estendere gli incentivi economici anche ad Infermieri, OSS e altri operatori delle strutture per anziani e ammalati di Alzheimer”. Lo dichiara Alfredo Sepe nella sua veste di sub-commissario della FIALS Emilia Romagna.
“La regione deve valorizzare economicamente anche gli operatori delle ASP, non con pochi spiccioli ma estendendo il Bonus dei 1000 euro, con effetto immediato, ad adiuvandum riconoscendo la specifica indennità di Malattie Infettive a tutto il personale – aggiunge l’esponente della FIALS – nelle ASP e nelle RSA pubbliche e private si registra un aumento esponenziale dei casi di operatori POSITIVI al COVID – 19; causa mancato approvvigionamento dei Dispositivi di Protezione Individuale, ed una scarsa considerazione politico/istituzionale in merito all’applicazione delle normative sul contenimento della Pandemia COVID – 19, nel merito a tutela dei professionisti impiegati nelle ASP dell’Emilia Romagna”.
“Se non ci saranno risposte certe, siamo pronti ad intraprendere azioni legali, a tutela degli operatori, nei confronti delle singole amministrazioni inadempienti” – conclude Sepe.