Napoleone Cera, consigliere regionale della Puglia, interviene sulla situazione catastrofica delle Cliniche San Raffaele in Puglia: a rischio 40 lavoratori tra Infermieri, OSS e Tecnici.
Circa 40 operatori sanitari in Puglia, di cui quaranta nella provincia di Foggia, sono a rischio licenziamento a causa di un errore da parte della Regione Puglia. Questo è quanto emerge dalla denuncia del consigliere regionale Napoleone Cera.
La questione riguarda la delibera n. 1293 del 20 settembre 2022, con la quale la Regione ha stabilito un adeguamento tariffario per le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) a 100,33 euro al giorno per paziente. Tuttavia, l’errore si è verificato nel non considerare alcuni contratti già esistenti con una tariffa di 130 euro al giorno per paziente, come nel caso delle strutture ‘San Raffaele’ di Troia e Sannicandro Garganico.
Conseguenze dell’Errore.
L’adeguamento unilaterale della tariffa ha provocato due principali danni:
- L’innalzamento della quota a carico delle famiglie, che è passata dal 30% al 50% della corresponsione della retta, pari a 50,17 euro al giorno per paziente.
- Il rischio di licenziamento del personale a causa delle entrate ridotte.
Inoltre, è importante sottolineare che strutture come il “San Raffaele” non si limitano a fornire servizi di mantenimento, ma erogano anche servizi specifici per pazienti affetti da Alzheimer.
Appello del Consigliere Regionale.
Napoleone Cera ha esortato la Regione Puglia a correggere al più presto l’errore commesso, per evitare conseguenze drammatiche per decine di lavoratori, le loro famiglie e centinaia di utenti delle strutture. Ha inoltre annunciato che depositerà nelle prossime ore una richiesta di audizione in Commissione Sanità per affrontare la situazione.
La situazione è critica e richiede un intervento rapido da parte delle autorità regionali per evitare la perdita di posti di lavoro e garantire la continuità dei servizi essenziali forniti dalle Rsa come il “San Raffaele”.
Le dichiarazioni di Napoleone Cera.
“Amici,
oggi vi chiedo una grande mano. Circa 40 operatori sanitari nelle strutture del San Raffaele, di Sannicandro e di Troia sono sull’orlo di perdere il loro impiego. Una prospettiva inaccettabile, legata ad una decisione della Regione Puglia che necessita di un intervento urgente. La delibera numero 1293 del 20 settembre 2022 ha ridefinito l’adeguamento tariffario per le RSA, ignorando contratti esistenti che prevedevano una tariffa superiore. Questa mossa non solo costringerebbe le famiglie dei pazienti a coprire una quota maggiore dei costi passando dal 30 al 50%, ma mette a rischio soprattutto l’occupazione di personale qualificato e dedicato in queste strutture. Non possiamo restare a guardare, mentre il futuro di 40 famiglie foggiana è il benessere dei nostri anziani, sono messi in pericolo da una decisione miope. È tempo che il presidente Emiliano e l’assessore alla Sanità Palese intervengano con azioni decisive per correggere questo errore. Le implicazioni di queste decisioni amministrative vanno oltre i numeri toccano la vita di persone reali, i loro diritti e il tessuto sociale della nostra regione. Noi siamo in prima linea, impegnati a difendere i diritti dei lavoratori e la qualità dell’assistenza sanitaria. È una questione di giustizia e responsabilità sociale. Non ci fermeremo e continueremo a sollevare queste questioni fino a quando non verranno prese misure appropriate. E ora di agire. Difatti, proprio oggi ho presentato una richiesta di audizione in Commissione Sanità dell’assessore Palese per capire cosa sta succedendo e quali azioni intende adottare il governo regionale per il bene della nostra comunità, per la dignità dei nostri lavoratori e per il rispetto delle nostre famiglie”.
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