Rischio licenziamenti in Sanità a causa delle norme sul Bilinguismo a Bolzano: ben 400 Lavoratori, tra cui Medici e Infermieri, a rischio concreto.
BOLZANO. Una nuova sfida nel settore sanitario altoatesino si prospetta con il rischio che circa 400 contratti per medici e infermieri non vengano rinnovati. La legge provinciale, che consente contratti di cinque anni in attesa della certificazione di bilinguismo, entra in conflitto con il limite di tre anni stabilito a livello europeo. Questa situazione espone i dirigenti delle Asl a possibili risarcimenti significativi, poiché un contratto a tempo determinato non può essere rinnovato per più di tre anni secondo la normativa europea.
I lavoratori coinvolti, principalmente medici e infermieri, si trovano in una situazione di incertezza in merito al rinnovo dei loro contratti. La normativa europea sui contratti a tempo determinato, che non può superare i tre anni, rischia di mettere a rischio l’occupazione di queste figure professionali. Inoltre, i dirigenti Asl sono cauti nel firmare accordi che vadano oltre il limite di tre anni, per evitare risarcimenti e contenziosi legali.
Il sindacato Nursing Up esprime preoccupazione per il possibile “passo indietro” e sottolinea il rischio di perdere numerosi lavoratori, aggravando ulteriormente la carenza di personale nel settore sanitario. Alcuni sindacalisti suggeriscono la possibilità di considerare una certificazione di bilinguismo di livello B2 anziché C1 e propongono contratti stralcio per l’assunzione a tempo indeterminato. Tuttavia, queste soluzioni potrebbero richiedere modifiche dello Statuto che potrebbero essere difficili da ottenere. La situazione evidenzia le complessità legate alle normative linguistiche nella regione e la necessità di trovare soluzioni che bilancino le esigenze linguistiche con quelle occupazionali nel settore sanitario.
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