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sabato, Aprile 27, 2024
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Nursind: gli infermieri sono le vittime principali delle aggressioni in sanità.

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In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, il Nursind denuncia il triste primato degli infermieri come categoria più colpita dalle aggressioni.

Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, sottolinea la gravità del problema: “Nonostante le numerose denunce e la crescente attenzione sul tema, non si è ancora trovata una soluzione efficace per contrastare questo fenomeno”.

Le cause delle aggressioni sono molteplici:

  • Cattivo funzionamento del SSN: lunghe attese, disservizi e mancate cure possono generare frustrazione e rabbia nei pazienti, che talvolta si riversano sugli operatori sanitari.
  • Stress da lavoro: gli infermieri sono spesso sottoposti a carichi di lavoro eccessivi e turni massacranti, che possono influenzare la loro capacità di gestire situazioni di tensione.
  • Mancanza di personale: la carenza di infermieri e di altri professionisti sanitari può creare situazioni di caos e confusione, aumentando il rischio di aggressioni.

Le conseguenze delle aggressioni sono pesanti sia per le vittime che per il sistema sanitario:

  • Trauma psicologico: gli infermieri che subiscono aggressioni possono sviluppare ansia, depressione e altri disturbi psicologici.
  • Burnout: lo stress e il trauma psicologico possono portare al burnout, con conseguente calo della motivazione e della produttività.
  • Allontanamento dalla professione: le aggressioni possono indurre gli infermieri ad abbandonare la professione, aggravando la carenza di personale.

Il Nursind chiede interventi urgenti per contrastare il fenomeno delle aggressioni:

  • Riorganizzare il SSN: investire in sanità per migliorare la qualità dei servizi e ridurre i tempi di attesa.
  • Aumentare il numero di infermieri: ridurre il carico di lavoro e migliorare la gestione delle situazioni di tensione.
  • Prevedere corsi di formazione per gli infermieri: insegnare tecniche di de-escalation e di gestione delle situazioni di conflitto.
  • Introdurre sanzioni severe per gli aggressori: punire adeguatamente chi compie atti di violenza contro gli operatori sanitari.

Solo con un impegno comune da parte di istituzioni, cittadini e professionisti sanitari si potrà eradicare questo fenomeno e garantire la sicurezza degli operatori sanitari.

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