Nuovo Contratto Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie: rischio aumenti azzerati. Che beffa!

C’è il rischio di azzeramento degli aumenti salariali per i dipendenti pubblici a causa dell’effetto “Scalone”. Colpiti anche Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie.

Nel prossimo rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, un’ombra minacciosa si prospetta sull’aumento salariale annunciato dal governo. La questione riguarda l’effetto “scalone” derivato dalla riduzione del cuneo contributivo tra i 25 e i 35 mila euro di reddito annuo. Il taglio del 6% dei contributi versati all’Inps porta a un aumento della retribuzione lorda mensile, ma superare i 35 mila euro riattiva l’obbligo contributivo, vanificando gli aumenti promessi.

La manovra di Bilancio ha destinato 5 miliardi per gli aumenti degli statali, con un incremento medio del 5,78% nelle buste paga. Tuttavia, il rischio è che molti dipendenti pubblici superino la soglia dei 35 mila euro, perdendo così la decontribuzione del 6% e azzerando gli aumenti.

L’effetto si fa sentire a partire dai circa 33.100 euro di reddito lordo annuo, coinvolgendo diversi dipendenti pubblici come ministeriali, professori, infermieri e tecnici sanitari. Una situazione simile si è verificata con il contratto 2016-2018 quando il “Bonus 80 euro” fu preservato per i redditi più bassi attraverso una voce stipendiale ad hoc.

Per evitare che gli aumenti contrattuali si trasformino in un nulla di fatto per chi supera i 35 mila euro, potrebbe essere necessario un meccanismo simile. Il finanziamento di questa soluzione rappresenta un nodo da sciogliere, considerando le risorse limitate del governo. La ricerca di una soluzione equa diventa cruciale per garantire un rinnovo contrattuale effettivo e sostenibile per i dipendenti pubblici nella “zona pericolosa.”

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