L’indennità infermieristica sarà pagata agli inizi di gennaio. Parola di Brunetta. Insorgono i sindacati.

Lo avevamo già anticipato. Il Governo Draghi, per mezzo del ministro della PA Renato Brunetta, si appresterebbe a chiudere il CCNL del Comparto Sanità anche senza i sindacati. A gennaio promesse le indennità infermieristiche.

In un nostro precedente servizio parlavamo delle dichiarazioni del presidente dell’ARAN Antonio Naddeo secondo cui il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità potrebbe essere approvato (o saltare) anche senza l’apporto dei sindacati.

E’ questo forse il preludio a quello che starebbe per accadere, ovvero una “approvazione” del CCNL in maniera unilaterale da parte del Governo Draghi e del ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, con l’apporto di qualche sindacato di comodo.

Non si spiegherebbero diversamente da una parte il commento di Naddeo, dall’altra la fretta del ministro Brunetta nel “liquidare” gli Infermieri con la tanto discussa indennità di specificità.

“Con l’obiettivo di valorizzare il servizio della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria presso le strutture del Servizio sanitario nazionale, l’articolo 1, comma 407  della legge 30 dicembre 2020 n. 178 (legge di bilancio per il 2021) ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2021, un incremento del 27 per cento degli importi annui lordi, comprensivi della tredicesima mensilità, dell’indennità di esclusività di cui all’articolo 15-quater, comma 5, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, prevista in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo” – ha dichiarato il ministro della Pubblica Amministrazione, esponente di Forza Italia.

Sulle dichiarazioni di Brunetta si sono levati ieri gli scudi della classe sindacale. Ad esempio il Nursind di Andrea Bottega è stato particolarmente pesante nei suoi confronti. Ma si registrano anche dure prese di posizione da parte di altre sigle più o meno rappresentative.

Come andrà a finire? Serviranno mesi per chiudere il CCNL o solo alcune settimane? E a quale prezzo per il lavoratore?

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