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Infermieri, Ostetriche, Professioni Sanitarie e Fisioterapisti dipendenti pubblici: ecco come fare soldi extra con Partita IVA.

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Infermieri, Ostetriche, Professioni Sanitarie e Fisioterapisti. Ultime novità decreto Bollette: apertura partita Iva e lavoro fuori orario e altrove per guadagnare di più, ecco come fare.

Per Infermieri, Ostetriche, Professioni Sanitarie e Fisioterapisti, grazie al DL Bollette, arriva la possibilità di lavorare in maniera extra negli ospedali e nelle strutture di cura grazie alla libera professione. In pratica chi finisce il proprio turno, può integrare l’orario di lavoro con l’apertura della partita Iva e prestare servizio in un’altra struttura pubblica. Ce lo spiega il collega Carlo Iacubino su Tag24.it, il quotidiano on line di UniCusano.

Infermieri con partita Iva: come e quanto possono lavorare fuori orario?

Infermieri partita Iva, le ultime novità sulla professione sono arrivate dal decreto “Bollette” della scorsa settimana: il personale sanitario potrà lavorare anche come libero professionista, svolgendo ore in più rispetto all’orario di lavoro. Il passaggio prevede l’apertura della partita Iva, con conseguente aumento dei guadagni mensili. Per il momento i sindacati stanno dando un’interpretazione al provvedimento che, comunque, contiene delle date di scadenza: la libera professione in sanità sarà permessa fino al 2025. L’aumento dell’orario lavorativo degli infermieri si rende necessario per la carenza di personale negli ospedali e nelle strutture sanitarie: conti alla mano, mancherebbero 150mila infermieri rispetto alla media dei maggiori Paesi dell’Europa Occidentale.

Infermieri partita Iva: perché aprirla per lavorare di più e in altre strutture sanitarie?

Novità per la professione degli infermieri arrivano dal decreto “Bollette” del governo guidato da Giorgia Meloni, emanato la scorsa settimana. Per il personale sanitario non medico arriva la possibilità di lavorare di più negli ospedali e nelle strutture di cura grazie alla libera professione. Chi finisce il proprio turno, può integrare l’orario di lavoro con l’apertura della partita Iva e prestare servizio in un’altra struttura pubblica o privata. Ad esempio, una Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) o in una casa di riposo che abbia necessità di maggiore personale. L’integrazione oraria potrà svolgersi anche all’interno di altre strutture pubbliche, anche quelle di nuova costruzione grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In particolare, saranno ambiti le case e gli ospedali di comunità che sono alla ricerca di personale.

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