La storia di Gaia: la bimba 11enne non può andare a scuola, le è stato negato l’Infermiere, si deve accontentare di un OSS.
Oggi Gaia ha 11 anni e da quando ne aveva 9 è alle prese con una ingiustizia: non può andare a scuola perché ha bisogno dell’apporto continuo di un Infermiere. Per lo Stato si deve accontentare di un Operatore Socio Sanitario, che non hanno le competenze scientifiche e tecniche per assisterla.
Undici anni fa quando nasceva moriva di parto sua mamma. Lei è sopravvissuta, ma con grossi problemi di salute. Da subito è stata affidata ad una nonna gagliarda e tenace, che la cura e la gestisce 24 ore al giorno. Continui ricoveri, problematiche per il suo accoglimento a scuola, emergenze di salute quotidiane non hanno impedito a questa nonna, assieme alla sorella più grande, di tirarla su.
Si sono trasferite da Napoli, dove vivevano, a Fiumicino per poter ricevere le cure del Bambin Gesù di Polidoro, a pochi chilometri dalla Capitale Capitolina.
Gaia è portatrice di tracheostomia. Da poco ha iniziato a mangiare per bocca. Si muove esclusivamente in sedia a rotelle. Non smette mai di chiacchierare dopo che per molto tempo non è mai riuscita a farlo. E’ piena di grinta e ha sempre mille idee che le frullano per la testa. Ha un sogno, giocare a basket in carrozzina.
Nel suo Piano di Assistenza Individualizzato (PAI), vista la complessità dell’assistenza necessaria, è prevista la presenza di personale infermieristico per 14 ore al giorno, oltre al fisioterapista. Gli Infermieri, come noto, riescono a garantire la gestione in sicurezza di ausili invasivi e salvavita come la tracheostomia (va controllata 24 ore al giorno) o di lesioni da pressione dovute alla stasi in carrozzina. La presenza degli Infermieri serve anche a garantire un po’ di riposo alle care-giver (la nonna e la sorella), ma soprattutto per favorire l’accesso all’istruzione, alla socialità, alla scolarità.
A Gaia tutto questo viene negato a partire dall’arrivo della Pandemia Covid. Non può andare a scuola, ha dovuto salutare i suoi compagni di classe della quarta e quinta elementare. Ha dovuto accontentarsi dell’assistenza di Operatori Socio Sanitari, a cui è vietata la gestione di tracheostomie e lesioni cutanee in stato avanzato.
Le battaglie della nonna però continuano, nonostante i tentativi di dissuasione delle cooperative adibite all’uopo. Lei non si arrende, prima o poi lo Stato dovrà dare delle risposte. La Legge prevede la presenza di Infermieri, nei fatti questo non avviene e con grave nocumento di chi ha bisogno di aiuto e ha il diritto a studiare.
