In un momento critico per il sistema sanitario italiano, caratterizzato da un’escalation di dimissioni del personale e da una domanda di assistenza in continua crescita, la FIALS accoglie con favore la scelta del Governo di dare priorità alla contrattazione per il comparto sanità.
Per la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità, questo rappresenta un passo fondamentale per affrontare le sfide del settore e garantire un futuro sostenibile.
“È urgente investire risorse economiche adeguate per rendere la sanità un luogo di lavoro attraente e gratificante per i professionisti”, sottolinea il Segretario Generale FIALS Giuseppe Carbone. “Le premesse per la trattativa non sono ottimali, con risorse insufficienti a fronte delle legittime aspettative dei lavoratori. Occorre prevedere incrementi salariali significativi per onorare gli impegni assunti nell’atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL 2022-2024.”
Carbone evidenzia inoltre la necessità di contrastare la disaffezione del personale sanitario, causata da condizioni di lavoro non ottimali, scarsa valorizzazione professionale e mancanza di riconoscimento sociale.
“Le professioni sanitarie meritano un ruolo centrale nelle decisioni strategiche del settore”, afferma. “La contrattazione del CCNL rappresenta un’occasione preziosa per attuare un cambio di paradigma, puntando sull’innovazione e lo sviluppo delle competenze di tutto il personale, compresi i lavoratori dei ruoli tecnici e amministrativi, imprescindibili per il corretto funzionamento del sistema sanitario.”
La FIALS ha già trasmesso all’ARAN la propria piattaforma per il rinnovo del CCNL, ricca di proposte concrete per migliorare le condizioni di lavoro e valorizzare il ruolo del personale sanitario.
“È essenziale che le bozze di modifica vengano condivise tempestivamente per consentire un contributo costruttivo da parte dei rappresentanti dei lavoratori”, conclude Carbone. “Solo attraverso un dialogo aperto e collaborativo si potrà giungere ad un accordo soddisfacente per tutti e in grado di dare nuova linfa al sistema sanitario italiano.”
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