Fabio Paradiso, Infermiere, ha appena bruciato la sua laurea in Infermieristica per protestare contro un nuovo CCNL che non soddisfa la categoria: “tanto a cosa serve?”.
“Brucio la mia laurea non perché non credo nella professione, ma per motivi inerenti a come ci trattano, brucio la mia laurea perché tutto quello per cui ho studiato creduto, non mi viene dato partendo dai DPI fino al contratto di lavoro, per l’emergenza servivamo e ora? Tutti a casa?” – ha esordito così Fabio Paradiso, 35 anni, iscritto all’OPI di Frosinone, in un video postato sul suo profilo Facebook.
“(…) brucio la mia laurea perché nonostante le difficoltà gli stipendi elemosinati, ho sempre adempiuto al mio dovere mettendo come mi é stato insegnato il paziente al 1 posto e i suoi bisogni assistenziali…credo ancora nella professione credo ancora nell’infermieristica… ma non credo più alle promesse di aziende che con avvisi pubblici e bandi vari raccattano professionisti specie al sud, senza formarli, non pagando idennitá non pagando straordinario, ne mettendo a recupero ore… la mia condizione di fibromialgico non mi ha mai esulato dall’adempimento del mio dovere eppure sono due mesi che percepisco stipendio sotto la media prevista dal contratto collettivo nazionale del lavoro… e alla fine se Tutto va bene dopo 12 mesi tra tamponi vaccini ecc licenziato….accogliete questo mio gesto non come mancanza di rispetto verso la professione ma come gesto estremo di protesta per dare voce a tanti colleghi che si trovano nella mia stessa situazione” – conclude.
E’ una protesta clamorosa che dovrebbe far riflettere tutti noi. Infermieri verso quale professione e condizione economico-occupazionale stiamo andando?