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Cosa rischia un Infermiere in Ambulanza?

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Il 27 dicembre 2023 sulle cronache nazionali risalta la notizia dell’incidente stradale che ha visto la collisione all’interno di una galleria tra un pullman e un’ambulanza, mezzi entrambi in transito sulla statale 73bis che collega Urbino a Fermignano.

L’orribile impatto ha generato l’incendiarsi del mezzo di soccorso causando quattro vittime, tra cui un infermiere.

Leggendo questa notizia il mio pensiero è andato inevitabilmente ai tantissimi colleghi che da anni svolgono emergenza territoriale correndo rischi per aiutare gli altri. È quindi straziante quando sono vittime di simili incidenti.

Ma vi è di più!

Tre morti e due feriti questo il bilancio dell’altro terribile incidente stradale sopravvenuto verso la fine della mattinata di oggi 2 gennaio 2024 all’altezza di Zoppola, lungo l’arteria stradale a scorrimento veloce Cimpello Sequales in prossimità di Pordenone

Tre le vittime che hanno perso la vita: l’autista dell’ambulanza, il paziente trasportato e l’autista del mezzo pesante che ha sfondato il guardrail rovinando sulla viabilità complanare dove poi ha preso fuoco. Un altro passeggero del veicolo medicalizzato è stato trasportato all’ospedale di Udine in condizioni critiche ma non in pericolo.

Le indagini dovranno determinare le circostanze precise del dramma, che a questo stadio non sono stati rivelati, anche per questioni di privacy.

Gli incidenti di ambulanze sono più frequenti di quanto si creda.

Solo guardando a queste ultime settimane tre gli incidenti che implicano mezzi di trasporto in emergenza.

Il 19 dicembre sulla strada che conduce a Ferrara un’ambulanza è stata coinvolta in un incidente dove autista, infermiere e il paziente trasportato sono rimasti feriti a causa della collisione con un mezzo pesante Tir.

Ciò doverosamente premesso si deve evidenziare che non tutti sanno quali sono le competenze dell’infermiere che presta servizio in ambulanza, e quali sono i rischi che si corrono.

In primo luogo, va fatta una doverosa distinzione tra le categorie di ambulanza, a ognuna delle quali corrisponde un diverso tipo di equipe, che presta servizio all’interno del mezzo di soccorso:

• MSA (Mezzo di Soccorso Avanzato): equipaggiata con un medico “leader”, un infermiere, in genere, due autisti soccorritori.

• MSI (Mezzo di Soccorso Intermedio o Infermieristico): equipaggiata con un infermiere leader, specializzato in area critica, in possesso degli attestati certificanti competenze in BLSD (Basic Life Support Defibrillation),PBLSD (Pediatric Basic Life Support Defibrillation) ,PTC (Prehospital Trauma Care), Immobilizzazione, Estricazione, Trasporto, EAM(gestione avanzata delle vie aeree) , GIMM (Gestione Incidente Maggiore/Maxiemergenza), lettura e interpretazione ECG e formazione specifica sui protocolli in uso con una periodo di tirocinio-affiancamento con relativa idoneità e due autisti soccorritori, di cui uno in veste di autista.

• MSB (Mezzo di Soccorso di Base): equipaggiata con solo autisti soccorritori.

I rischi a cui vanno incontro gli operatori sanitari nell’emergenza territoriale sono innumerevoli, senza dimenticare l‘ingente carico di stress psicofisico richiesto per gestire le situazioni critiche, frequentemente aggravate dai familiari dei pazienti, che per esasperazione e paura assumono comportamenti violenti che a volte sfociano in aggressioni verbali o perfino fisiche (fenomeno testimoniato dagli ultimi dati Inail).

Tre le direttrici che connotano l’infermiere di emergenza: la formazione, le competenze, e le tipologie di contratto. Quest’ultime in Italia si differenziano da regione a regione (libero professionale, dipendente pubblico a tempo pieno o in regime di incentivazione come accade in regione Sicilia percependo soltanto 20 euro lorde orarie circa.

Ci si augura che venga riconosciuto il giusto valore economico degli Infermieri che sono la vera spina dorsale del Sistema Sanitario Nazionale.

Una professione fondamentale per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza.

Professione che vive la scarsa attrattività professionale ancorata fondamentalmente ad una scarsa retribuzione peraltro nemmeno proporzionata alla formazione, ai rischi che si corrono e all’esposizione legale cresciuta di pari passo all’evoluzione giuridica dell’infermieri negli ultimi anni in Italia.

Per dovere di notizia si deve sottolineare l’impegno in ipotesi assunto dalla regione Siciliana in termini di maggiorazione retribuzione economica per incentivo 118

Alessandro Cuppuleri, Infermiere

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