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Collettivo Infermieri Autonomo: Schiaffo di Mediaset al Policlinico Riuniti di Foggia.

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Trasmissione pilotata da una Politica del Nord che calpesta il Sud votando l’autonomia differenziata. Nessuna proposta concreta per incentivare il personale sanitario a lavorare nei Pronto Soccorso d’Italia.

Egr. Direttore,

perché un infermiere deve scappare dal lavoro per non essere massacrato da una utenza sempre più esigente, da una scarsità di personale e dal restante personale che dovrebbe essere difeso a spada tratta, invece è demotivato da continue polemiche di notizie su mala sanità, aggressioni e affollamenti? Con una politica che si concede di spendere sempre meno sull’ampliamento di personale, affannata dal rientro della spesa sanitaria. Obbrobrio di uno scenario sanitario che continua ad essere lo specchio di una politica che ha dimenticato chi eravamo durante il periodo COVID-19.

Proposta: se un politico Parlamentare percepisce uno stipendio di 14.634,89 euro lordi al mese perché ad un medico del Pronto Soccorso non può essere pagato uno stipendio di 5 mila euro netti al mese e ad un infermiere 3 mila euro netti al mese? Cosa ha di meno il personale sanitario rispetto ad un politico o un direttore di una trasmissione televisiva per non avere gli stessi vantaggi economici? Questi sono gli incentivi.

Probabilmente  con una legge a favore oggi le trasmissioni televisive parlerebbero di un affollamento nei pronto soccorso d’Italia ma al contrario, concorsi e stipendi e personale adeguato permettendo. 

La Politica spende troppo in appalti e strutture senza tenere conto di come riempirle, si chiudono ospedali e se ne “aprono” altri, si fa la corsa su chi si deve aggiudicare appalti, tra mazzette e contentini, passano gli anni ma poi ci pensa la magistratura a ristabilire gli equilibri, c’è chi è colto in flagranza di reato, chi patteggia e chi col tempo avrà una sentenza in prescrizione. Ma della locomotiva trainante, il personale sanitario, nessun accenno, nessuna proposta di legge per incentivarlo a lavorare nelle “trincee” della salute d’Italia: I Pronto Soccorsi.

Pronto soccorso di Foggia: circa 150 ingressi al giorno con una media di 4000 ingressi al mese.

Pochi infermieri e medici al PS del Policlinico Riuniti di Foggia per un’utenza così vasta. Nessuno dice però come si è arrivati a questo. Nessuno fa nulla per incentivare l’aumento di personale sanitario. Questo vuol dire essere criminali.

La scarsità di personale medico e infermieristico è passata in secondo piano al Policlinico Riuniti di Foggia tra mezzi di comunicazione di massa e politica, perché non fa notizia. Eppure si spendono milioni di euro in costruzioni e appalti e quando si parla di ampliare la pianta organica del personale sanitario gli Assessori e Parlamentari zittiscono e non incentivano in sforzi e sfide quello che dovrebbe essere la priorità.

Si è spalato fango mediatico su tutto, non distinguendo il male da chi fa del bene, perché chi si alza presto la mattina e cura i malati sa quant’è difficile mandare avanti un reparto di emergenza urgenza con tutte le difficoltà annesse. Chi strumentalizza la locomotiva della salute italiana, per colpire altrove, chi infanga medici e infermieri e non fa nulla per migliorarla è solo un ipocrita, confusionario, egoista.

Premessa Cia – Collettivo Infermieri Autonomo:

i magistrati salvano il Riuniti di Foggia dagli sprechi economici. La trasmissione “Fuori dal coro” di Rete 4 attacca l’Ospedale di Foggia e il Pronto Soccorso.  Mentre iI manager si giustifica attribuendo la colpa alla vecchia amministrazione ma in tutto questo caos nessuno parla o fa niente per la mancanza di personale medico ed infermieristico .

Per ultimo, le ditte del vitto cambiano modo di servire i piatti, troppi passaggi. Una volta al Colonello d’Avanzo c’era la cucina.

Con 160 milioni di euro altro che personale potrebbe essere assunto al Policlinico Riuniti di Foggia. In un momento così delicato ci pensa il Tar a chiudere con una sentenza gli sprechi: avrebbero arrecato un “evidente depauperamento a carico delle pubbliche finanze”. Respingendo il ricorso di allestimento, manutenzione sale operatorie DEU, gestione della nuova centrale di sterilizzazione di una ditta appaltatrice contro il provvedimento di revoca del direttore generale del Riuniti di Foggia.

Si chiude un incubo che avrebbe potuto compromettere il pagamento degli stipendi a tutti i dipendenti del Riuniti di Foggia.

In una puntata del talk “Fuori dal Corosu Rete 4 intitolata “Salute da Incubo” non è stata spesa una sola parola sul poco personale che si vede lavorare e non fermarsi un attimo al Pronto Soccorso. Ma perché si attacca l’ospedale di Foggia? Ci sono ospedali in Italia che stanno peggio. E non si fa una trasmissione su come investire in salute aumentando il personale sanitario sovraccaricato di pazienti che hanno bisogno e in attesa di cure. Solo commenti frammentati di una struttura vecchia con progetto di abbattimento, ancora in piedi, funzionale e che cura, salva tantissime vite e su strutture nuove pilotate da appalti truccati. Al Pronto Soccorso si fanno vedere le lunghe attese per entrare. Ma neanche un cenno sulla carenza di medici o sul da farsi per le assunzioni (unica e certa testimonianza di carenza di personale sanitario dichiarata a telecamere nascoste dal medico del PS). Così come la necessità di potenziare il personale infermieristico al PS, tutti dentro a lavorare esausti e come in una catena di montaggio. L’utenza preferisce e si fida del Policlinico Riuniti di Foggia, per speranza e necessità, perché ad una mamma con una bambina in braccio con 40° di febbre è stato negato il ricovero per mancanza di posti letto in un altro ospedale (visitata dal Ps di Foggia con accesso di priorità a tempo record di 7 min. con successiva consulenza Pediatrica). Questo deve fare pensare.

Tutte le problematiche certo, ma le ambulanze, come mostra la nota trasmissione televisiva, non si sono fermate un attimo. Continuavano a lavorare incessantemente, fra cambiamenti e adattamenti logistici.

E al Policlinico di Foggia, un centro ospedaliero importante che accoglie ogni giorno centinaia di ingressi al PS, che cura migliaia di famiglie anche della provincia di Foggia e non solo, non si è spesa una sola parola per incrementare il personale, nessuna proposta o intervista ai “profanatori” della sanità pubblica, neanche una spinta mediatica che invogli l’aumento dei fondi per il personale sanitario? Questo vuol dire essere criminali. Perché il Pronto Soccorso di Foggia non si è mai fermato (come lo è stato temporaneamente per quello di Lucera) e non ha mai chiuso, ma dopo l’epoca Covid è stato dimenticato. Assumete il personale. Le strutture fatiscenti e nuove hanno sempre erogato salute a Foggia. Ma se non si potenzia il personale medico ed infermieristico le code al Pronto Soccorso non potranno mai essere smaltite o ridotte drasticamente.

Bisogna quadruplicare i fondi al personale sanitario (sottraendoli dagli eccessi di appalti, ecc…) altrimenti tra qualche anno la salute si curerà con la fantascienza.

Intanto la Politica di destra dice che quest’anno sono stati stanziati per la sanità più soldi rispetto agli altri anni, la sinistra invece rinfaccia il contrario. Il fatto è che se necessitate di cure, vi operate, eseguite consulenze specialistiche ambulatoriali, vi servite delle prime cure nei pronto soccorsi o in qualsiasi altro reparto ospedaliero-universitario non è certo grazie ai fantasmi ma al personale medico e infermieristico che continua a lavorare e che continuate a massacrare, strumentalizzando gli “errori” politici e deviando l’opinione pubblica per tirare voti a questo o a quel partito. Se anche il presidente della Regione Puglia scelse gli Ospedali Riuniti di Foggia alla sua amata Bari per operarsi, tutto sommato non è mai troppo tardi. per sostenere il potenziamento di personale sanitario al Policlinico Riuniti di Foggia per gestire al meglio e in tempi brevi la salute pubblica.

E dalle ultime notizie è stata riportata la segnalazione per il cibo con le larve servito ai pazienti negli Ospedali Colonnello d’Avanzo,  cibo portato poi ad analizzare all’istituto Zooprofilattico Puglia -Basilicata. Vorremmo aggiungere che ritornare con i carelli del vitto come 40 anni fa quando si serviva il vitto con il mestolo, come si fa attualmente negli Ospedali Riuniti di Foggia, non è il massimo della scelta igienico-sanitaria. Oggi ci sono troppi passaggi di ditte esterne all’Ospedale. Quando la smetteranno di perseverare con una politica di tagli lineari per consentire, sull’altro lato, sprechi e prebende per alimentare giochi politici e “prenditoriali” più che imprenditoriali, sarebbe consigliabile far ritornare la Cucina a Foggia, dentro gli ospedali, quando c’erano i cuochi e si cucinava internamente sul posto. Al Colonello d’Avanzo tanti anni fa, così come tantissimi anni fa pure al Riuniti di Foggia, si mangiava bene e i pazienti erano soddisfatti per qualità del cibo e piatti caldi. E se avevano bisogno di altro i pazienti venivano subito serviti.

Conclusioni Collettivo Infermieri Autonomo.

Bisogna dirla tutta, se c’è un rallentamento nei Ps spesso è dovuto alla inesperienza o all’adattamento di nuove assunzioni, alla difficoltà fisiologica di un personale sanitario allo stremo e alla stanchezza dei medici impegnati nelle pratiche aperte da chiudere. Concatenate con altri laboratori, reparti e visite specialistiche (risposte esami, prelievi, consulenze ecc.). E qui i migliori esperti si sono espressi, senza apportare modifiche risolutive.

Per ciò che riguarda l’informazione, siamo e continueremo ad essere sempre a favore del giornalismo televisivo, se consideriamo il fatto che li dove la notizia spesso era stata nascosta o a mala pena trapelava, spessp l’inviato giornalista assolve l’indispensabile compito di indagare con la capacità di farla emergere e portarla in visione a gran parte dell’opinione pubblica, compresi intellettuali e non. Ma ci chiediamo (mettendo da parte appalti, costruzioni, politica e sospette disorganizzazioni), le polemiche di immagini di un Pronto Soccorso così rappresentate in Tv documentano di fatto la verità specifica di un mondo complesso e in cui le problematiche sono molteplici o, ignorando queste ultime e mostrando totale disinteresse verso le criticità del lavoro del Personale, assolvono ad un altro compito, magari meramente di attacco “politico” ad un determinato “colore” o, peggio ancora, per mettere in cattiva luce un determinato territorio, magari, già che ci siamo, per avvalorare in maniera strisciante l’aberrazione della Autonomia Differenziata? Per spiegarci meglio, poniamo la domanda finale: i video mandati in onda sul caos in Pronto Soccorso di quel giorno, sono una prova della “verità” o sono solo un occasione per raggirarla?

Collettivo Infermieri Autonomo Ospedali Riuniti – Foggia

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