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CISL. “Non ci piace la riforma delle pensioni, porteremo Medici, Infermieri, Oss e Professioni Sanitarie nelle piazze”.

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Il rammarico della CISL. “Non ci piace la riforma delle pensioni, porteremo Medici, Infermieri, Oss e Professioni Sanitarie nelle piazze”.

“Vediamo passi avanti. Bene l’emendamento sul comparto sicurezza e difesa che stanzia 100 milioni per migliorare le retribuzioni e le tutele previdenziali e sanitarie. C’è qualche avanzamento anche sulle pensioni. (…)Le modifiche proposte recepiscono solo in parte le nostre rivendicazioni. In ogni caso è importante che l’emendamento confermi gli attuali rendimenti per tutte le categorie che accedono alla pensione di vecchiaia e per quanti maturano i requisiti entro il 31 dicembre prossimo e anche per i lavoratori che vengono collocati in pensione a 65 anni. Rimane aperta la questione delle pensioni anticipate. (…) Non ci piace assolutamente l’allungamento delle finestre di uscita, così come la disparità di trattamento tra le varie categorie sull’accesso alla pensione anticipata. Vedo il rischio di contenziosi amministrativi. Per questo penso che in Parlamento si può ancora migliorare questa misura. Detto questo, sulla previdenza il governo farebbe bene ad avviare subito il confronto col sindacato per arrivare a scelte condivise su una maggiore flessibilità in uscita e su una pensione di garanzia per giovani e donne e per rendere strutturale l’Ape sociale e incentivare la previdenza complementare. (…) La Cisl medici sarà in piazza con tanti lavoratori che sentono il peso di una situazione solo parzialmente alleggerita dalle modifiche all’articolo 33 mentre c’è assoluto silenzio sulla necessità di sbloccare le assunzioni e stabilizzare i precari. Il 22 la Cisl si mobilita con lo sciopero generale del commercio. Noi non abbiamo mai messo in soffitta il conflitto anche duro, ma vi ricorriamo solo quando il dialogo si spezza. Come testimoniano queste vertenze, non c’è una rottura profonda con Cgil e Uil, ma un differente giudizio sui risultati dell’azione di governo. La Cisl pensa che non si possono vendere sogni ma bisogna fare i conti con la realtà e raggiungere risultati”.

Le dichiarazioni riflettono una valutazione mista delle proposte di emendamento riguardo alle pensioni e al comparto sicurezza e difesa. Se da un lato viene riconosciuto un progresso, soprattutto per quanto riguarda il comparto sicurezza e difesa, dall’altro si esprimono preoccupazioni e insoddisfazioni riguardo alle pensioni.

L’emendamento sul comparto sicurezza e difesa, con la stanziamento di 100 milioni per migliorare retribuzioni e tutele, viene accolto positivamente. Tuttavia, sul tema delle pensioni, le modifiche proposte ricevono solo parzialmente l’approvazione, con riferimento all’allungamento delle finestre di uscita e alla disparità di trattamento tra le varie categorie sull’accesso alla pensione anticipata.

Viene evidenziato il rischio di contenziosi amministrativi legati a tali modifiche e si sottolinea la necessità di un confronto col sindacato per migliorare la situazione previdenziale. In particolare, si richiede maggiore flessibilità in uscita, una pensione di garanzia per giovani e donne, oltre a rendere strutturale l’Ape sociale e incentivare la previdenza complementare.

La dichiarazione conclude affermando che, nonostante la disponibilità al dialogo, la Cisl medici si mobiliterà, incluso uno sciopero generale nel settore del commercio, evidenziando una valutazione divergente rispetto a Cgil e Uil sui risultati dell’azione di governo.

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