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A Genova battesimo accademico del Centro di Eccellenza per la Ricerca e lo Sviluppo dell’Infermieristica (CERSI).

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Il 7 febbraio 2023 a Genova battesimo accademico del Centro di Eccellenza per la Ricerca e lo Sviluppo dell’Infermieristica (CERSI).

Il 7 febbraio 2022, in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, presso l’Aula Magna di via Balbi del capoluogo ligure, previsto il “battesimo accademico” del nuovo Centro di Eccellenza per la Ricerca e lo Sviluppo dell’Infermieristica (CERSI) nato in seno alla FNOPI.

Una giornata intensa che vedrà protagonisti personaggi illustri del mondo Istituzionale e della ricerca legati allo sviluppo e alla promozione di sanità e salute nel nostro Paese quali: Edoardo Alesse, Magnifico Rettore Università degli Studi dell’Aquila; Andrea Costa, Referente Ministero della Salute strategie Attuazione interventi territoriali PNRR missione 6 Salute; Federico Delfino, Magnifico Rettore Università degli Studi di Genova; Enrico Gherlone, Magnifico Rettore UniSR; Angelo Gratarola, Assessore alla Sanità Regione Liguria; Nathan Levialdi Ghion, Magnifico Rettore Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Barbara Mangiacavalli Presidente FNOPI; Alessandra Petrucci, Magnifico Rettore Università degli Studi di Firenze; Matteo Rosso, Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati; Piero Ruggeri, Preside Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche Università degli Studi di Genova; Loredana Sasso Direttore scientifico CERSI; Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria.

L’evento di presentazione delle attività e prospettive del CERSI sarà dedicato alla promozione degli obiettivi del primo centro di Eccellenza per la Ricerca e lo Sviluppo dell’Infermieristica quali: la visione scientifica e strategica della scelta della FNOPI; rendere visibile, implementare e valorizzare il ruolo della ricerca infermieristica per il benessere dei professionisti e la sicurezza dei cittadini.

La prima parte della mattinata metterà sotto la lente di ingrandimento il come sia fondamentale potenziare la cooperazione fra Università, ospedali e territorio, al fine di offrire cure infermieristiche coerenti con le migliori evidenze disponibili, promuovendo e sviluppando la ricerca infermieristica a livello nazionale, europeo e internazionale.

La seconda sessione di interventi aprirà una finestra sul mondo dell’infermieristica internazionale, grazie a Jonathan Drennan Professore di ricerca sui servizi infermieristici e sanitari, Scuola di infermieristica e ostetricia, UCC (Professor of Nursing & Health Services Research, School of Nursing & Midwifery, UCC) e Thomas Kearns Direttore Facoltà di Infermieristica e Ostetricia, Dublino, Irlanda (Executive Director Faculty of Nursing & Midwifery, Dublin Ireland) che affronteranno temi di attualità nella ricerca e professione in ambito italiano e internazionale, ponendo l’accento su efficacia ed efficienza del mix di competenze del personale infermieristico e sul come sviluppare la professione e sostenere il Laureato in infermieristica e ostetricia.

I lavori si chiuderanno con una tavola rotonda che metterà al centro della discussione uno dei focus chiave per la sanità del futuro quale “Le sfide del territorio e i bisogni di assistenza”. Parteciperanno al tavolo: Rosaria Alvaro, Prorettrice delegata alle Politiche di Innovazione sociale dell’Università Tor Vergata di Roma; Loreto Lancia, Professore Ordinario di Scienze infermieristiche Università degli studi dell’Aquila; Duilio Manara, Direttore CENRI; Lorena Martini, Dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche Agenas; Gennaro Rocco, Direttore scientifico CECRI; Rossana Ugenti, Direttore Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane Ministero Salute.

La partecipazione in presenza è consentita solo su invito.
A breve le informazioni per seguire l’evento in streaming.

Comitato scientifico: Prof.ssa Loredana Sasso, Prof.ssa Annamaria Bagnasco, Dott. Milko Zanini

Ma cos’è il CERSI?

Con il via libera del Consiglio nazionale della Federazione degli ordini degli infermieri (i 102 presidenti provinciali), si avviava ufficialmente nel luglio 2022 l’attività del CERSI, Centro di Eccellenza per la Ricerca e lo Sviluppo dell’Infermieristica, della FNOPI.

Obiettivo: promuovere e sviluppare la ricerca infermieristica a livello nazionale, europeo e internazionale, grazie a una rete di comunicazione formata da quattro università italiane – Genova, L’Aquila, Firenze e Roma Tor Vergata – e due centri di eccellenza già attivi, quello storico di Roma (CECRI) e quello del San Raffaele di Milano (CeNRI).

Il CERSI promuoverà anche reti comunicative tra colleghi e organizzazioni accademiche/cliniche per la ricerca, la definizione di linee guida e la loro implementazione per lo sviluppo dell’infermieristica, attraverso la conoscenza basata su dati riferiti a studi e migliori evidenze scientifiche

Il CERSI è presieduto dalla presidente della Federazione, Barbara Mangiacavalli e ha come direttore scientifico Loredana Sasso, già ordinario di Scienze infermieristiche all’Università di Genova, attualmente presidente Alpha Alpha Beta Chapter Sigma Italia. Fanno parte del comitato scientifico i Professori: Annamaria Bagnasco, ordinario Dip. Scienze della Salute Università degli Studi di Genova; Laura Rasero, professore associato di Scienze Infermieristiche Università Studi di Firenze; Loreto Lancia, ordinario di Scienze Infermieristiche Università Studi dell’Aquila; Rosaria Alvaro, ordinario di Scienze infermieristiche e Sanità Pubblica Università Tor Vergata; Gennaro Rocco, direttore scientifico CECRI; Duilio Manara, direttore CeNRI; Maurizio Zega, consigliere del Comitato Centrale FNOPI.

“Con la realizzazione del CERSI – ha detto Barbara Mangiacavalli –  mettiamo a disposizione del Paese, dell’intera comunità, le nostre competenze più avanzate, maturate in anni e anni di formazione e ricerca universitaria sugli ambiti più strategici per la società contemporanea: invecchiamento della popolazione, gestione delle cronicità, qualità della vita dei più fragili, partendo dal primo luogo di cura e assistenza che è il domicilio delle persone. per potenziare la ricerca infermieristica, migliorando anche la cooperazione fra università, ospedali e territorio e offrendo cure infermieristiche a pazienti e famiglie coerenti alle migliori evidenze disponibili, migliorando gli esiti sui pazienti”.

“La promozione della visione scientifica della professione, anche rispetto alle scelte di tipo politico della Federazione, necessarie soprattutto in questo momento, – spiega Loredana Sasso – faranno da base scientifica degli orientamenti politici della FNOPI. Il CERSI metterà a punto strumenti e condivisione di strumenti necessari a fotografare il reale contributo infermieristico all’assistenza, per diffondere e implementare i risultati e i programmi di ricerca sulla formazione, sulla clinica e l’assistenza, sugli outcome e l’impatto economico della professione infermieristica”.

“Un esempio – spiega ancora il direttore scientifico CERSI – è l’analisi di un linguaggio comune che possa portare all’inserimento nei LEA (livelli essenziali di assistenza) dell’attività infermieristica. La messa a punto dei ‘LEAI’ (livelli essenziali di assistenza infermieristica), quantomai importanti soprattutto nel momento in cui si sta sviluppando un nuovo modello di sanità territoriale”.

Ma gli argomenti che tratterà il CERSI sono molteplici e vanno della formazione infermieristica e pedagogie digitali all’eccellenza clinica dell’assistenza infermieristica, dal management clinico, gestionale agli aspetti economici dell’assistenza infermieristica, dagli outcome e la sicurezza ai bisogni fondamentali di assistenza nei processi di invecchiamento.

“Il primo grande studio in cantiere da settembre – spiega ancora Loredana Sasso – riguarderà l’assistenza infermieristica domiciliare e produrrà dati ed evidenze in materia di staffing (analisi quali-quantitativa del personale) e di skill mix (interprofessionalità) per l’organizzazione e la razionalizzazione del sistema”.

“Ci occuperemo anche delle missed care, le cure mancate – conclude Sasso – cioè di quello di cui ha realmente bisogno il cittadino, analizzando se ciò che viene offerto oggi corrisponde davvero ai suoi bisogni e quali effetti hanno le eventuali carenze sull’assistenza: il paziente è sempre al centro di ogni nostra attività”.

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