L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha annunciato il successo del bando per medici liberi professionisti nell’Emergenza Urgenza intraospedaliera, gestito da AREU, con un totale di 851 domande pervenute.
La Regione Lombardia, sotto la guida di Bertolaso, ha preso questa iniziativa come parte di un piano per ridurre il ricorso alle cooperative di gettonisti nei servizi di Pronto Soccorso.
Il Contesto.
L’obiettivo della Regione Lombardia era coprire 235 posti in specialità come Pronto Soccorso, Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva. La decisione di limitare l’uso di cooperative di gettonisti è stata presa per migliorare le condizioni di lavoro dei medici in questi settori e garantire una distribuzione equa degli incarichi.
Affondo sull’Iniziativa.
Bertolaso ha sottolineato la validità della decisione di frenare il ricorso alle cooperative di gettonisti, definendolo un “messaggio forte e chiaro di totale supporto” per i medici che lavorano negli ospedali pubblici. Ha anche incoraggiato questi professionisti a non mollare, affermando che il numero inaspettato di risposte conferma la credibilità dell’iniziativa.
Prossimi Passi.
Con alcune cooperative che scadranno ai primi di febbraio, Areu sta già verificando le domande pervenute e iniziando le procedure di selezione. Bertolaso ha sottolineato che i medici che hanno deciso di tornare nell’ambito della struttura pubblica saranno tutelati, nonostante eventuali penali previste nei contratti con le cooperative, che ha definito senza valore legale.
Piani Futuri.
La Regione Lombardia ha annunciato l’intenzione di aprire nuovi bandi per altre specialità nei prossimi giorni, con un particolare bisogno di pediatri e psichiatri. Bertolaso ha confermato che saranno rivisti gli stipendi di coloro che tornano a lavorare negli ospedali dello Stato.
Conclusione.
Il successo del bando per medici liberi professionisti evidenzia un cambiamento significativo nella gestione del personale medico in Lombardia, con una maggiore attenzione alla valorizzazione dei professionisti che lavorano nei servizi di emergenza-urgenza. L’iniziativa segna un passo importante nella ridisegnazione del sistema sanitario pubblico.
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