Un Infermiere Militare è stato ucciso l’altra notte a Roma. I suoi organi saranno donati. Si cerca l’omicida di Danilo Salvatore Lucente Pipitone.

Il militare dell’esercito Danilo Salvatore Lucente Pipitone ucciso a Centocelle nel corso di una lite in strada, era stato per mesi in prima linea contro il Covid. I suoi organi, secondo quanto predisposto dalla famiglia, saranno donati a chi ha bisogno di trapianto, perché la sua azione assistenziale in vita prosegua anche dopo la morte.

Il 44enne, che lavorava come Infermiere all’ospedale militare del Celio, era conosciuto e stimato da tutti.

In prima linea contro il Covid.

Ha infatti lavorato fin dai primi momenti dell’emergenza pandemica nel reparto di rianimazione del Celio. Originario di Erice, in provincia di Trapani, si era arruolato nel 2002 in ferma volontaria annuale. Poi la specializzazione in operatore sanitario dell’esercito, i primi incarichi anche in Albania nel 2006, e l’impegno sanitario.

Al Celio dal 2020.

Era entrato in servizio al Celio e dal febbraio 2020, con la pandemia, è stato impegnato per salvare le vite della persone. Sempre attento, scrupoloso, riservato. Lo ricordano così amici e colleghi. L’associazione sindacale libera rappresentanza dei militari ha postato su Facebook un ricordo e la foto: “L’associazione si stringe intorno alla famiglia del collega Danilo Salvatore Pipitone. Un gesto vile ed insensato che strappa alla vita ed ai suoi affetti più cari il nostro fratello in armi Danilo, militare dell’esercito italiano che con passione e dedizione svolgeva il suo servizio presso l’ospedale militare Celio di Roma. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze”.

Il Cordoglio dal Sindacato dell’Esercito Italiano.

Messaggio anche dal Sum – Il sindacato dell’Esercito Italiano: “Esprimiamo il nostro cordoglio. Alla famiglia, il sindacato unico dei militari porge le più sentite condoglianze. Confidiamo che gli esecutori di questa vile aggressione vengano, al più presto assicurati alla giustizia”.

Il cordoglio della Croce Rossa Italiana.

Condoglianze anche dal corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana: “Il comandante Roberto Spremberg esprime a titolo personale e di quello di tutto il personale militare CRI il più sentito profondo cordoglio e di stretta calorosa vicinanza alla famiglia del primo graduato Salvatore Danilo Lucente Pipitone, infermiere presso il Celio, tragicamente scomparso a causa di una aggressione subita libero dal servizio. Onori al primo graduato Salvatore Danilo Lucente Pipitone“.

Chi era la vittima?

Era originario della provincia di Trapanti e risiedeva nella cittadella militare della Montagnola.

La zona dove è avvenuta l’aggressione?

L’aggressione è avvenuta all’altezza dell’angolo con via Palmiro Togliatti. Un tratto di strada, quello che si trova tra via dei Sesami e via delle Robinie, a pochi passi dal parco Madre Teresa di Calcutta, in passato già oggetto di numerose segnalazioni da parte dei residenti, per la presenza, fino a tarda notte, di sbandati, prostitute e relativi clienti.

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