Riceviamo una nota del Collettivo Infermieri Bolognesi e Imolesi in netto dissenso con le posizioni personali assunte dal Presidente dell’OPI Pietro Giurdanella: “alle Primarie del PD voteremo Elly Schlein”.
Continuano le polemiche in Emilia Romagna dopo la decisione del presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche, coordinatore regionale degli OPI e membro del comitato centrale della FNOPI Pietro Giurdanella, di aderire, seppure a livello personale, al comitato di supporto a Stefano Bonaccini alla guida del Partito Democratico in occasione delle Primarie del 26 febbraio 2023.
Il presidente dell’OPI di Bologna immortalato con Bonaccini.
Giurdanella è stato immortalato in molte foto a fianco a Bonaccini e a vari esponenti del PD. La questione ha irritato tantissimi infermieri iscritti all’OPI di Bologna che, seppur elettori del Partito Democratico, voteranno per altre mozioni.
Il Collettivo Infermieri appoggia Elly Schlein.
Ad esempio è giunta in redazione il comunicato del cosiddetto Collettivo Infermieri di Bologna e Imola, che annuncia l’appoggio incondizionato ad Elly Schlein.
In sintesi dal Collettivo riferiscono che “non voteremo per Bonaccini, non ha dato risposte agli Infermieri e alla sanità emiliano-romagnola durante i suoi due mandati da presidente della Regione, figuriamoci se potrà dare man forte alle sorti dell’Italia; veniamo più pertinente per il ruolo di segretario del PD la guerriera Elly Schlein, persona più dinamica, innovativa e innamorata del futuro possibile della nazionale; a nostra avviso, pur se a titolo personale, il presidente Giurdanella non doveva aderire ad alcun comitato o farsi vedere vicino ad una mozione specifica, al limite poteva incontrare uno ad uno tutti e 4 i candidati, compresi Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Così facendo ha messo in discussione tutta la classe infermieristica che, anche se indirettamente, è stata coinvolta in una vicenda politica che si poteva tranquillamente evitare. A nostro avviso potrebbe aver violato gli art. 3 e 42 del Codice Deontologico dell’Infermiere”.
Ma di cosa trattano gli articoli 3 e 42 del Codice Deontologico?
Ecco nello specifico:
- ART. 3 – RISPETTO E NON DISCRIMINAZIONE. L’Infermiere cura e si prende cura della persona assistita, nel rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza, delle sue scelte di vita e concezione di salute e benessere, senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento della sessualità, etnica, religiosa e culturale. Si astiene da ogni forma di discriminazione e colpevolizzazione nei confronti di tutti coloro che incontra nel suo operare.
- ART 42 – LIBERTÀ DA CONDIZIONAMENTI. L’Infermiere e l’Ordine Professionale si impegnano affinché l’agire del professionista sia libero da impropri condizionamenti e interessi nonché da indebite pressioni di soggetti terzi tra cui persone di riferimento, altri operatori, imprese e associazioni.
Esagerazione?
Come AssoCareNews.it abbiamo analizzato l’intera vicenda e non vediamo nulla di anomalo. Crediamo che l’interessato sia intervenuto agli incontri non come rappresentante dell’OPI e della FNOPI, ma a titolo personale. Tutta la storia ci sembra un po’ esagerata.
Leggi anche:
Infermieri utilizzati a fini elettorali pro-PD? Sotto accusa gli OPI emiliano-romagnoli.
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