Chi l’avrebbe mai immaginato che una ex-Infermiera avrebbe messo in crisi una intera coalizione di maggioranza, quella di centro-destra uscita ampiamente vincitrice dalle ultime elezioni politiche del 25 settembre 2022?
Invece è accaduto e il nascente Governo di Giorgia Meloni potrebbe non nascere o nascere con l’appoggio di forze esterne (come ad esempio Azione – Italia Viva). La crisi è nata sui veti posti nei confronti di Licia Ronzulli alla guida del Ministero della Salute o di un altro Ministero importante. L’ex-collega, fedelissima e consigliera personale di Silvio Berlusconi (leader di Forza Italia) non piacerebbe a Meloni e agli altri maggiorenti del centro-destra, che punterebbero su altre figure di spicco dello stesso movimento. Di qui la crisi e la presa di posizione di Berlusconi che ieri ala Senato ha dato indicazioni di non votare per Ignazio La Russa alla presidenza (poi eletto con 116 voti, come già riportato da AssoCareNews.it).
Lo stesso Berlusconi butta benzina sul fuoco della crisi. Ieri ha dichiarato ai giornali che sono finite le trattative e che Forza Italia salirà da sola al colle dal presidente Sergio Mattarella. Quindi non in compagnia di Fratelli d’Italia, Lega e Moderati.
A Ronzulli non andrà nessun ministero e a Silvio non piace questa situazione perché “non va bene perché non si devono dare i veti”.
Berlusconi ha tuttavia plaudito alla elezione di La Russa, anche se il suo partito era assente in aula: “abbiamo voluto dare un segnale che non si devono dare i veti sulle persone, i veti sono inaccettabili”.
“Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese” – conclude il leader dei forzisti.
E ora cosa accadrà? Il nuovo Governo nasce senza una gamba importante, ma forse è già nell’aria un aiuto proveniente dall’esterno, magari da Calenda e Renzi che ambirebbero a posti di rilievo nell’esecutivo Meloni.
Vedremo cosa accadrà.
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