Mancano OSS nell’AUSL Romagna, la FP CGIL scende in piazza per chiedere celeri assunzioni.

La FP CGIL scende in piazza per richiedere l’assunzione di Operatori Socio Sanitari nell’AUSL Romagna: “basta doppi e tripli turni per gli OSS in servizio”.

La Fp Cgil scende in campo in Romagna ed esprime forte preoccupazione per la carenza cronica di Operatori Socio Sanitari nell’Azienda Unità Sanitaria Locale. Tante le segnalazioni pervenute all’attenzione dei vertici sindacali. Mancano mediamente 4-5 operatori per singola Unità Operativa.

“Ad un anno di distanza dalla nostra prima segnalazione la situazione è sempre più allarmante. Le ultime assunzioni a tempo determinato non riescono minimamente a coprire le vere esigenze dei reparti per quanto riguarda l’assistenza di base, e le figure sanitarie non hanno i numeri per andare a coadiuvare il personale Oss in alcune attività” – spiega la FP CGIL in una nota diffusa agli organi di informazione.

Per questo il 15 giugno 2022 la FP CGIL protesterà sotto la sede della Regione Emilia Romagna. Chiederà lo sblocco delle assunzioni di Operatori Socio Sanitari perché “vogliamo mettere volti e storie a quelle mancanze di risorse”.

“Sono ad esempio appunto i volti delle Oss che assistono noi e i nostri cari quando veniamo ricoverati, quando ci rivolgiamo all’assistenza sanitaria pubblica. Il taglio alle risorse e il blocco delle assunzioni sono tagli e blocchi assunzionali a chi con impegno e professionalità si prende cura ogni giorno di chi è fragile e bisognoso di assistenza” – aggiungono dal sindacato.

“La pandemia Covid ha chiesto, e sta ancora chiedendo, un forte sacrificio a chi lavora nella sanità pubblica non è più possibile chiedere ulteriori sacrifici, è il momento di avere le assunzioni necessarie a lavorare in sicurezza, e dando il migliore e corretto servizio assistenziale a chi si rivolge alle strutture pubbliche. Per questo se non arriveranno risposte veloci e concrete dall’Azienda e dalla Regione, scenderemo in presidio davanti all’azienda Ausl come abbiamo fatto davanti alla Regione” – conclude il sindacato.