Tutto pronto in Veneto per la formazione dei primi 510 Super-OSS, mentre si stanno preparando delibere simili per l’istituzione dell’Operatore Socio Sanitario con Funzioni Complementari anche in Puglia, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Piemonte. A ruota poi in tutte le altre.
Si tratta di una rivoluzione nell’assistenza di base e post-base soprattutto nei pazienti cronici a domicilio, nelle RSA, nelle RSSA e nelle Case di Riposo pubbliche e private.
I 510 Super-OSS saranno formati da Infermieri in appositi corsi di formazione, ma, come riferito anche dall’assessore regionale veneta alla sanità Manuela Lanzarin (Lega) questa figura non potrà mai sostituire l’Infermiere, che resta responsabile e supervisore di ogni scelta assistenziale.
Tra il dire e il fare, però, c’è sempre il mare. Infatti, le rassicurazioni di Lanzarin non convincono gli Infermieri che in queste strutture lavorano o ci hanno lavorato, dove esiste un sommerso lavorativo che fa paura e dove già agli OSS viene chiesto di eseguire pratiche prettamente Infermieristiche e Mediche.
Di casi di abuso di professione o di costrizioni mansionarie ne parliamo da anni su AssoCareNews.it. Anche per questo continuiamo a parlare del Super-OSS e della necessità di stabilire con urgenza cut-off chiari sulle responsabilità e sulle reali manovre assistenziali che l’Operatore Socio Sanitario con Funzioni Complementari sarà chiamato ad eseguire.
Vi terremo aggiornati sull’argomento. Continuate a seguirci e diteci la vostra scrivendo a redazione@assocarenews.it.
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